Notizia | | 24/02/2025 | Tempo di lettura: ±3 minuti

Per visitare le aree protette dell’India, il visto non è sufficiente e deve essere richiesta un’apposita autorizzazione. Nel 2010, gli stati indiani di Manipur, Mizoram e Nagaland sono stati rimossi dalle aree protette dell’India con lo scopo di promuovere il turismo. Nel mese di dicembre del 2024, queste regioni sono state nuovamente sottoposte ad alcune restrizioni.

Aree protette e aree ad accesso limitato

Alcune parti dell’India hanno lo status di area protetta (Protected Area) o di area ad accesso limitato (Restricted Areas). Per visitare queste aree, i viaggiatori devono munirsi di un’apposita autorizzazione. La categoria delle aree protette è stata istituita nel 1958 e comprende:

  • parti dell’Arunachal Pradesh;
  • parti dell’Himachal Pradesh;
  • parti del Jammu e Kashmir;
  • parti del Rajasthan;
  • tutto il Sikkim (in parte area protetta e in parte area ad accesso limitato);
  • parti dell’Uttarakhand;
  • Manipur, Mizoram e Nagaland (da dicembre 2024).

Revoca delle agevolazioni per i turisti

Nel 2010, il ministero degli Esteri indiano ha allentato le norme relative ai viaggi in Manipur, Mizoram e Nagaland. A partire da quel momento, i viaggiatori internazionali non hanno più dovuto richiedere alcun’autorizzazione speciale e hanno potuto visitare queste regioni semplicemente munendosi di un visto per l’India valido. In questo modo, il governo indiano ha cercato di incentivare il turismo nelle tre regioni. Tuttavia, a dicembre del 2024, la decisione è stata revocata. A causa di problemi legati alla sicurezza nelle tre regioni, è stato reintrodotto l’obbligo di richiedere un’apposita autorizzazione (Protected Area Permit, PAP). Oltre al visto, i viaggiatori che desiderano visitare uno dei tre stati del nordest dell’India devono quindi richiedere un PAP.

Richiesta di autorizzazione per visitare le regioni speciali

I viaggiatori che non dispongono di un passaporto indiano devono richiedere un Protected Area Permit (PAP) per poter visitare un’area protetta in India. I titolari di un passaporto indiano che non sono residenti in queste aree devono richiedere un Inner Line Permit (ILP), più facile da ottenere rispetto al Protected Area Permit. Per richiedere un Protected Area Permit, è meglio prenotare il viaggio tramite un’agenzia di viaggi. I viaggi di gruppo partono solitamente da un minimo di due persone e l’autorizzazione standard ha una validità di 10 giorni. L’ingresso nelle aree protette in qualità di viaggiatore munito di PAP deve avvenire attraverso un aeroporto. È inoltre richiesto un piano di viaggio con un itinerario prestabilito; è necessario che il viaggio sia stato organizzato in modo tale da poter essere effettuato in modo autonomo.

Aree ad accesso limitato

Nel 1963 sono state istituite le aree ad accesso limitato, o Restricted Areas, visitabili solo dai titolari di un’apposita autorizzazione chiamata Restricted Area Permit. I titolari di un passaporto indiano non sono tenuti a ottenere alcun’autorizzazione per visitare un’area ad accesso limitato. Le aree che richiedono un Restricted Area Permit sono:

  • le isole Andamane e Nicobare;
  • parti del Sikkim.

A differenza del Protected Area Permit, il Restricted Area Permit può essere richiesto anche da viaggiatori singoli. Spesso l’autorizzazione può essere richiesta dopo l’arrivo in India, in luoghi come il porto marittimo di Port Blair o l’aeroporto internazionale di Veer Savarkar.

Preparativi per un viaggio in India

Attualmente, i viaggi nelle regioni di Manipur, Jammu e Kashmir sono sconsigliati. I viaggi nel resto dell’India non presentano generalmente rischi per la sicurezza. Prima della partenza, si consiglia sempre di consultare i consigli di viaggio relativi alla destinazione scelta. Per le regioni non designate come aree protette o aree ad accesso limitato, non sono necessarie ulteriori autorizzazioni. I viaggiatori con il passaporto di un Paese europeo devono sempre richiedere un visto. Richiedi subito il tuo visto India elettronico qui.

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