Notizia | | 20/03/2019 | Tempo di lettura: ±3 minuti

L’India possiede numerose aree protette. Si tratta di alcune regioni del nordest del Paese, delle Isole Andamane e delle Isole Nicobare. I turisti stranieri che desiderano recarsi in queste regioni hanno bisogno di un permesso speciale. Scopri cosa occorre organizzare prima di recarsi in queste aree speciali dell’India.

Aree limitate: Andaman, Nicobar e Sikkim

Le Isole Andamane, le Isole Nicobare e parte dello Stato del Sikkim hanno lo status di area ad accesso limitato (Restricted Area). I viaggiatori che desiderano visitare queste aree sono tenuti a richiedere un Restricted Area Permit (RAP).

È necessario un RAP anche per visitare alcune zone del Sikkim. Le aree turistiche interessate da questo regolamento sono Gangtok, Rumtek, Phodang e Remayangtse. I viaggiatori possono richiedere quest’autorizzazione presso l’ambasciata del proprio Paese d’origine o presso vari uffici in India, come un Foreigners Regional Registration Office (FRRO) o la stazione di polizia di Gangtok, nello Stato del Sikkim. Per visitare un’altra zona del Sikkim, avrai bisogno di un Protected Area Permit (PAP).

Le aree protette del Manipur, del Mizoram e del Nagaland

Gli Stati del Manipur, del Mizoram e del Nagaland hanno lo status di area protetta (Protected Area). Dal mese di dicembre del 2024, per visitare queste aree è richiesto un Protected Area Permit (PAP). I viaggiatori con la nazionalità afghana, cinese o pakistana devono ottenere l’approvazione da parte del ministero degli Esteri indiano per poter visitare queste aree.

Aree protette nel resto dell’India

L’India comprende una serie di aree protette (Protected Area) nel nord e nel nordest del Paese. Queste aree lungo il confine con il Bhutan, la Cina e il Myanmar sono protette per prevenire i conflitti tra i diversi gruppi etnici presenti in queste zone di confine. Oltre ad avere un’enorme ricchezza culturale, queste zone vantano anche un paesaggio estremamente affascinante, con una natura incontaminata e delle splendide catene montuose. Il governo indiano vuole promuovere il turismo in queste regioni senza minacciare la sicurezza delle popolazioni indigene. Per visitare queste aree, i visitatori con passaporto indiano devono richiedere un Inner Line Permit, mentre i visitatori stranieri devono ottenere un Protected Area Permit (PAP).

Viaggiare nelle aree protette dell’India

I viaggiatori internazionali hanno bisogno di un Protected Area Permit per visitare le seguenti regioni del nordest dell’India:

  • tutto l’Arunachal Pradesh;
  • alcune zone dell’Himachal Pradesh;
  • alcune zone del Jammu e Kashmir;
  • tutto il Manipur;
  • tutto il Mizoram;
  • tutto il Nagaland;
  • alcune zone del Rajasthan;
  • tutto il Sikkim (in parte area protetta e in parte area ad accesso limitato);
  • alcune zone dell’Uttarakhand.


I viaggi turistici in queste aree sono generalmente consentiti, ma necessitano di una certa preparazione. L’ingresso in queste aree deve avvenire per via aerea. L’aeroporto internazionale più grande della regione è quello di Guwahati (Dispur). Si consiglia di prenotare il viaggio tramite un tour operator registrato, poiché è molto difficile per i viaggiatori singoli ottenere un permesso. Se prenoti il viaggio tramite tour operator, l’agenzia stessa sarà responsabile del rilascio dei permessi necessari.

Vuoi viaggiare individualmente e/o non viaggi per turismo? In questo caso potrai richiedere un PAP presso l’ambasciata o il consolato indiano del tuo Paese. Ti consigliamo di farlo con largo anticipo rispetto alla partenza, preferibilmente subito dopo aver richiesto il visto per l’India. Le regole esatte variano da stato a stato. Solitamente sono ammessi solo gruppi di viaggio di almeno 2 o 4 persone che abbiano già un itinerario ben definito che indichi i luoghi di arrivo e di partenza. I piani di viaggio non possono essere modificati in un secondo momento.

Visti.it è un'agenzia di visti commerciale e professionale che fornisce assistenza ai viaggiatori nell'ottenimento di documenti quali il visto per l’India. Visti.it, partner ufficiale della International Air Transport Association (IATA) con numero di iscrizione 57231226, agisce da mediatore, non è uno studio legale, non impiega avvocati, non fornisce consulenza legale e non è in alcun modo associata a un governo. È possibile richiedere un visto anche direttamente al Dipartimento per lʼImmigrazione (25,63 USD per visto, tramite indianvisaonline.gov.in). Tuttavia, senza assistenza in italiano. Se presenti la richiesta tramite Visti.it, il nostro centro di assistenza sarà a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, controlleremo personalmente la tua richiesta e tutti i documenti da te forniti prima di inoltrare tutto al Dipartimento per lʼImmigrazione. In caso di sospetti errori o omissioni, ti contatteremo subito personalmente per garantire che la tua richiesta possa comunque essere elaborata velocemente e correttamente. Per usufruire dei nostri servizi, paghi le tariffe consolari di 25,63 USD, che pagheremo al Dipartimento per lʼImmigrazione a nome tuo, oltre al costo di servizio di 36,40 €, come compenso per la nostra mediazione, IVA inclusa. I nostri servizi hanno già permesso a molti viaggiatori di evitare seri problemi in viaggio. Se una richiesta dovesse essere respinta nonostante la nostra assistenza e verifica, rimborseremo lʼintero importo dʼacquisto (a meno che una richiesta di visto India per lo stesso viaggiatore non sia già stata respinta in precedenza). Clicca qui per saperne di più sui nostri servizi.