Notizia | | 03/12/2021 | Tempo di lettura: ±3 minuti

A causa dell’aumento dei casi di variante omicron a livello mondiale l’India ha modificato la sua politica contro il coronavirus. I viaggiatori diretti in India devono ora soddisfare ulteriori requisiti per poter entrare nel Paese.

Nuove regole di viaggio per l’India

Le nuove norme sui viaggi sono entrate in vigore il giorno 1 dicembre. Prima della partenza i viaggiatori devono caricare il risultato di un test PCR sul portale digitale Air Suvidha. Il test deve risalire a massimo 72 ore prima. Inoltre, occorre anche indicare in quali Paesi ci si trovava nei 14 giorni precedenti, sempre caricandolo sul portale Air Suvidha.

L’India ha modificato anche le norme sulla quarantena e sul test Covid-19 obbligatorio. In passato, i viaggiatori completamente vaccinati provenienti dai Paesi della cosiddetta ‘Categoria A’ potevano recarsi in India senza dover rispettare una quarantena e senza dover effettuare un secondo test Covid-19 all’arrivo. Oggi, però, per la maggior parte di tali Paesi le condizioni sono cambiate.

Per i voli internazionali il 5% dei viaggiatori viene selezionato a campione per un test Covid-19, indipendentemente dal Paese di provenienza. Tali test sono a spese del governo indiano. Coloro che provengono da Paesi considerati ‘a rischio’ dallo stesso governo devono sottoporsi a un test PCR all’arrivo in India e tali test sono invece a carico del viaggiatore. Se l’esito è positivo, seguirà una quarantena obbligatoria in una struttura autorizzata dal governo. In caso di esito negativo, l’autoisolamento dura 7 giorni. L’ottavo giorno si dovrà effettuare un terzo test. Solo se anche questo test sarà negativo sarà possibile uscire dalla quarantena.

Al momento tutti i Paesi dell’Unione Europea e il Regno Unito sono considerati ‘a rischio’. I viaggiatori provenienti da tali Paesi devono dunque rispettare le nuove norme per i viaggi in India. I bambini sotto ai 5 anni non sono obbligati a sottoporsi a un test PCR.

Visti elettronici India ancora disponibili per alcuni Paesi

Per quanto l’India abbia apportato diverse modifiche alla sua politica in materia di visti dalla riapertura dei confini, ai viaggiatori provenienti da diversi Paesi non è ancora consentito richiedere online un visto India, per esempio per chi viaggia da Regno Unito, Canada e Cina, che hanno introdotto misure molto rigorose per i viaggiatori provenienti dall’India a causa del coronavirus. L’India ha reagito escludendoli dal proprio portale dedicato ai visti elettronici. Alcuni Paesi, come il Regno Unito, hanno già allentato le restrizioni per i viaggiatori indiani, ma l’India si è finora rifiutata di riaprire l’accesso al suo portale. Non si sa ancora quando sarà possibile richiedere un visto elettronico per l’India per i viaggiatori dei Paesi esclusi.

Voli commerciali posticipati a dopo il 15 dicembre

Il governo indiano aveva già annunciato che i voli commerciali internazionali sarebbero stati riavviati dal 15 dicembre. Al momento sono ammessi in India solamente i viaggiatori provenienti da alcuni Paesi che hanno stretto un accordo con l’India inerente alle cosiddette ‘bolle di viaggio’. Dal 15 dicembre sarebbero dovuti ripartire tutti i voli commerciali diretti in India, seguendo una precisa tabella di marcia.

A causa della variante omicron del coronavirus, però, la scadenza è stata rinviata. Il governo indiano vuole prima capire quali sono gli effetti della nuova variante prima di prendere una decisione. Rimangono in vigore gli accordi delle ‘bolle di viaggio’ per cui i viaggiatori dei Paesi partecipanti possono partire per l’India, tenendo però conto delle nuove misure anti-coronavirus.

Attenzione: questo articolo concernente il visto per l’India è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per l’India.

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