Il governo indiano ha annunciato che il visto turistico per lʼIndia sarà ora valido per un soggiorno di massimo 30 giorni. Anche il periodo di validità è stato ridotto ed è sceso a 120 giorni.
LʼIndia riapre le porte ai turisti
Allʼinizio di ottobre il governo indiano aveva annunciato che il Paese avrebbe riaccolto i turisti. La situazione dei contagi da coronavirus, stando al governo indiano, al momento è sufficientemente sicura per rimettere in moto il settore turistico. I passeggeri dei voli charter sono riammessi dal 15 ottobre, quelli dei voli commerciali, invece, dal 15 novembre. Tuttavia, lʼIndia ha apportato modifiche sostanziali al suo sistema di visti, il che può avere forti ripercussioni per i nuovi visti turistici e per i visti già concessi in precedenza.
Nuove regole sulla validità del visto turistico
Nellʼaprile 2019, lʼIndia aveva esteso fino a 365 giorni il periodo di validità del visto turistico elettronico. Nellʼarco di quei 365 giorni, indipendentemente dalla nazionalità, era consentito trascorrere massimo 90 o 180 giorni nel Paese. Il governo dellʼIndia ha annunciato, però, che ora i viaggiatori con un visto turistico potranno soggiornare nel Paese massimo 30 giorni e che il visto rimarrà valido per 120 giorni, dopo i quali scadrà.
Un altra modifica apportata dal governo indiano riguarda il fatto che il visto è ora di tipo “single-entry”. Si tratta quindi di un visto valido per un solo viaggio in India. In passato, con i visto turistico online, era possibile recarsi in India diverse volte. Ora non sarà più così e per abbandonare il Paese e poi farvi ritorno occorre richiedere un nuovo visto, anche se quello precedente è ancora valido. Inoltre, il periodo di validità del visto non può essere prolungato in India.
La decisione è stata criticata dal settore turistico. Stando ai tour operator, la soglia dei 30 giorni massimi per il soggiorno è troppo bassa. I turisti che si recano in India, in molti casi, intendono visitare anche i Paesi limitrofi, come lo Sri Lanka, il che sarebbe quasi impossibile date le nuove regole sui visti.
I visti già concessi perdono validità
LʼIndia ha inoltre annunciato che i visti turistici concessi in precedenza non saranno più validi. Tutti i visti turistici rilasciati prima del 6 ottobre 2021 non potranno più essere utilizzati. I turisti che intendono recarsi in India dovranno presentare una nuova richiesta.
I viaggiatori che accedono allʼIndia via terra non possono richiedere un visto turistico, ma devono fare il loro ingresso nel Paese via mare o in aereo. Le ripercussioni sono notevoli per innumerevoli viaggiatori, dato che lʼIndia confina con molti Paesi.
Visto online o visto cartaceo?
Esistono due tipi di visto turistico per lʼIndia: il visto elettronico, che può essere richiesto online, e quello cartaceo/fisico, che deve essere timbrato sul passaporto. Le nuove regole sui visti si applicano sia agli e-visa turistici che ai visti turistici cartacei. In generale, lʼe-visa è il più gettonato perché la procedura di richiesta è molto più semplice. Tuttavia, il visto cartaceo può essere richiesto per più nazionalità. Il visto elettronico può essere richiesto solo dai cittadini di alcuni Paese.
I viaggiatori italiani possono richiedere lʼe-visa e non occorre che si rechino presso lʼambasciata per fare apportare un timbro al proprio passaporto.
Attenzione: questo articolo concernente il visto per l’India è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per l’India.