I visti elettronici India della validità di 5 anni approvati prima della pandemia di coronavirus sono immediatamente validi per 156 nazionalità. La validità dei visti cartacei già richiesti è ripristinata per tutte le nazionalità.
Ripristino della validità dei vecchi visti
A causa dello scoppio del coronavirus il governo indiano ha deciso di chiudere i confini nel marzo del 2020 e di annullare la validità di tutti i visti per l’India. I viaggiatori con un visto valido, quindi, non potevano più recarsi in India. I costi sostenuti non venivano rimborsati, il che ha generato grande frustrazione, soprattutto per i titolari di visti a lunga durata, come il visto elettronico per l’India della durata di 5 anni. Nell’ottobre 2021 il governo ha annunciato che sarebbe decaduta la validità di tutti i visti concessi prima del 6 ottobre 2021. I viaggiatori che intendevano recarsi in India via terra non potevano più richiedere visti turistici. Il periodo di validità di tutti i visti turistici è stato ridotto a 120 giorni, con un soggiorno massimo di 30 giorni.
Circa due anni dopo il governo indiano ha deciso si ripristinare la validità di tutti i visti elettronici validi rilasciati prima del coronavirus. La decisione vale per 156 nazionalità. La validità dei visti cartacei rilasciati prima della pandemia è ripristinata per tutte le nazionalità. Il governo ha operato questa scelta poco dopo l’annuncio della riapertura dei confini ai voli internazionali regolari dal 27 marzo 2022.
L’India conta 21 categorie di visti diversi. Per la prima volta dalla diffusione mondiale del coronavirus sono disponibili tutti i visti per l’India.
Visti di 10 anni per USA e Giappone
Anche i visti turistici di 10 anni rilasciati prima della pandemia sono ancora validi. Al momento, vale solamente per i cittadini americani o giapponesi, che, a partire dal 16 marzo 2022, possono richiedere nuovamente tale tipologia di visto.
Requisiti invariati per il visto elettronico
I requisiti per il visto per viaggiatori con un visto di lunga durata restano invariati. Devono disporre di un passaporto valido, che deve essere lo stesso con cui hanno richiesto il visto. Se nel frattempo il passaporto è stato rinnovato, il viaggiatore deve richiedere un nuovo visto. I viaggiatori con un visto turistico possono accedere all’India solamente tramite determinati aeroporti o porti marittimi. Con un visto turistico è ancora vietato accedere all’India via terra.
La decisione del governo indiano non si applica ai cittadini afghani, che devono tuttora richiedere il visto elettronico specifico per la loro nazionalità, il visto -e-Emergency X-Misc, introdotto durante l’avanzata dei talebani in Afghanistan nell’agosto 2021, per accogliere il prima possibile in India i rifugiati del Paese.
Incertezza su alcuni Paesi
Durante la pandemia di coronavirus alcuni Paese sono stati esclusi dal sistema di visti elettronici dell’India per aver introdotto regole di viaggio più severe per i viaggiatori provenienti dall’India. Tra questi Paesi compaiono Regno Unito, Canada e Cina. I viaggiatori con la nazionalità di uno di questi Paesi non possono ancora richiedere un visto elettronico per l’India e devono richiedere invece un visto cartaceo per recarsi nel Paese. Per ora non sembra che la recente decisione del governo indiano si applichi a questi Paesi. Il governo si rifiuta di dichiarare se e quanto i viaggiatori di tali Paesi potranno di nuovo richiedere un visto elettronico per l’India.
Attenzione: questo articolo concernente il visto per l’India è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per l’India.