Israele continua a fare passi avanti verso l’ammissione al programma di esenzione dal visto statunitense, che permetterebbe ai cittadini israeliani di viaggiare con l’ESTA. Il Paese ha recentemente soddisfatto due importanti requisiti, sollevando voci ottimistiche in merito all’ammissione al programma. Tuttavia, c’è ancora un’importante condizione che Israele non soddisfa ancora.
Interesse di Israele per il programma di esenzione dal visto
Da più di dieci anni, diversi politici israeliani si sono espressi apertamente a favore dell’adesione di Israele al programma di esenzione dal visto (Visa Waiver Program) degli Stati Uniti. L’inclusione nel programma renderebbe molto più semplici i viaggi dei cittadini israeliani verso gli Stati Uniti per turismo e affari. In molti casi, i viaggiatori con la cittadinanza dei Paesi inclusi nel programma di esenzione dal visto non hanno bisogno di un visto per entrare negli Stati Uniti. Per soggiorni negli Stati Uniti fino a 90 giorni, i viaggiatori che rispettano tutti i requisiti possono richiedere un ESTA.
ESTA ancora non disponibile per viaggiatori israeliani
Nonostante i progressi compiuti, il Ministero degli affari esteri statunitense ha recentemente dichiarato di nuovo che Israele non soddisfa ancora tutte le condizioni di ammissione al programma e che quindi i viaggiatori israeliani non possono ancora beneficiare dell’ESTA. Per fare un viaggio negli Stati Uniti, i cittadini israeliani devono ricorrere a un visto fisico utilizzando procedure di richiesta che spesso hanno una durata estremamente lunga. Solo per svolgere il colloquio obbligatorio per ottenere il visto, i tempi di attesa presso l’ambasciata statunitense di Gerusalemme sono di almeno sei mesi.
Cosa ostacola l’ammissione al programma
Già nel 2022, Visti.it aveva redatto una panoramica dei possibili fattori che ostacolano l’ammissione di Israele al programma di esenzione dal visto degli Stati Uniti, tra cui figuravano la condivisione dei dati dei viaggiatori e il diritto dei cittadini statunitensi di viaggiare liberamente in Israele. Un’altra condizione e potenziale ostacolo all’adesione riguardava la percentuale di rifiuto delle richieste di visto per gli Stati Uniti presentate da viaggiatori israeliani.
Progressi compiuti
Lo scorso gennaio, Israele è riuscito a soddisfare quest’ultima condizione dimostrando che la percentuale di rifiuto delle richieste di visto per gli Stati Uniti presentate da cittadini israeliani è attualmente inferiore al 3%. Si è trattato di un traguardo importante, in quanto il rispetto di questa condizione è un requisito fondamentale per entrare a far parte del programma ESTA.
Inoltre, il 29 marzo di quest’anno è stata approvata una legge israeliana volta a soddisfare un altro importante requisito. Tale legge garantisce che i dati biometrici dei viaggiatori israeliani che richiedono l’ESTA potranno essere condivisi in futuro con gli enti governativi degli USA. La condivisione dei dati permetterà alla quasi totalità delle richieste di ESTA che sono state presentate correttamente di essere approvate in soli pochi giorni. Si tratta di una grande differenza rispetto alle richieste di visto, che richiedono verifiche più approfondite e hanno quindi tempi di elaborazione molto più lunghi. L’adozione di questa legge fa sì che solo una delle condizioni menzionate qui sopra debba ancora essere soddisfatta.
Ostacolo principale all’ingresso nel programma ESTA
A inizio aprile di quest’anno, l’ambasciatore statunitense in Israele si è mostrato ottimista sul fatto che i passi compiuti finora porteranno all’ammissione di Israele entro luglio o agosto 2023. Tuttavia, la condizione secondo cui tutti i cittadini statunitensi devono poter viaggiare liberamente in Israele (Cisgiordania compresa) rimane un tema spinoso, in quanto dovrebbe riguardare tutti i cittadini statunitensi, compresi quelli di origine palestinese e quelli registrati all’anagrafe della Palestina. La condizione non è negoziabile e, nonostante siano rimasti pochi mesi per soddisfare anche questo requisito imposto dagli USA, la situazione continua a suscitare incertezza.
Attualmente, Israele si aspetta ancora di entrare a fare ufficialmente parte del programma entro il 30 settembre 2023 e quindi prima dell’inizio del nuovo anno fiscale. Se questa scadenza non dovesse essere rispettata, l’adesione di Israele al programma di esenzione dal visto potrebbe essere ritardata di molto a causa di ragioni amministrativi.
Nazionalità esenti dal visto
I viaggiatori della maggior parte dei Paesi europei che rispettano i requisiti possono richiedere un ESTA già da tempo grazie al semplice modulo online. L’ammissione al sistema ESTA statunitense renderebbe Israele il nono Paese non europeo a far parte del programma. Gli altri Paesi extraeuropei che fanno già parte del programma di esenzione dal visto sono l’Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Corea del Sud, Singapore, Taiwan e il Brunei.