Notizia | | 24/06/2025 | Tempo di lettura: ±3 minuti

Il ministero statunitense degli Affari Esteri ha recentemente ripreso il rilascio dei visti di studio, che era stato sospeso temporaneamente a maggio 2025. D’ora in poi, tuttavia, i profili social dei richiedenti di questo tipo di visto saranno controllati in modo più approfondito per individuare eventuali post ostili nei confronti degli Stati Uniti.

Sospensione temporanea dei visti di studio

Alla fine dello scorso maggio, il governo Trump ha cessato temporaneamente il rilascio dei visti di studio. Il piano del governo statunitense era quello di introdurre uno screening più approfondito dei profili social di tutti i richiedenti. Secondo un portavoce del ministero degli Affari Esteri statunitense, gli USA conferirebbero grande peso ai nuovi controlli preventivi, che saranno effettuati con lo scopo di rendere più sicuro il processo d’immigrazione. Gli aspetti su cui si concentreranno i controlli effettuati dal Dipartimento per l’Immigrazione statunitense non sono ancora stati rivelati.

Accertamenti sui richiedenti di visti di studio

Nei mesi precedenti, il governo Trump aveva già intensificato i controlli sui richiedenti di visti di studio, in particolare per cercare messaggi di sostegno alla Palestina o identificabili come antisemiti o intimidatori nei confronti della comunità ebraica. In caso di ritrovamento di messaggi di questo tipo, il visto di studio potrebbe essere negato.

Negli ultimi mesi, il governo statunitense ha accusato alcune università di tollerare dichiarazioni antisemite e attivismo pro-Palestina. A queste università sono stati congelati milioni di dollari di finanziamenti. A loro volta, le università accusano Trump di violare la libertà di espressione.

Il campus dell’Università di HarvardIl campus dell’Università di Harvard

Social media e visti di studio

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha poi annunciato la ripresa del rilascio dei visti di studio. Per agevolare i controlli volti a individuare eventuali espressioni ostili nei confronti dei cittadini, della cultura, del governo, delle istituzioni o dei principi fondamentali degli Stati Uniti, è stato però introdotto il requisito secondo cui i profili social dei richiedenti devono essere pubblici. Gli studenti che mantengono i loro profili privati saranno sospettati di voler nascondere le loro attività online.

Controlli più severi durante la richiesta di ESTA

Negli ultimi mesi, anche i requisiti dell’ESTA sono stati leggermente inaspriti. Da gennaio, i viaggiatori che intendono ottenere questa autorizzazione devono obbligatoriamente indicare il proprio sesso attribuito alla nascita nel modulo di richiesta. Non vengono fatte eccezioni per coloro che si identificano in un genere diverso dal proprio sesso biologico. Dal mese di maggio, oltre alla copia del proprio passaporto, è inoltre obbligatorio fornire una fototessera digitale durante la richiesta di ESTA. L’ESTA è il modo più rapido di ottenere un’autorizzazione d’ingresso per gli USA, ma non consente di studiare negli Stati Uniti. Attualmente non è necessario rendere pubblici i propri profili social per poter richiedere un ESTA, ma è obbligatorio fornire il nome utente che si utilizza sui social network.

L’ESTA ha una validità di 2 anni, durante i quali i titolari sono autorizzati a recarsi negli Stati Uniti tutte le volte che lo desiderano. Ogni visita può durare fino a un massimo di 90 giorni. Gli studenti interessati a seguire un corso negli Stati Uniti possono inizialmente visitare le università utilizzando questa semplice autorizzazione, per poi decidere se vogliono trasferirsi o meno nel Paese.

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