Notizia | | 07/04/2021 | Tempo di lettura: ±4 minuti

Ogni anno, molti giovani si recano in Australia per lavorare come au pair durante il loro anno sabbatico o le vacanze estive. La durata massima del soggiorno è di tre mesi sia con un visto eVisitor che con un’ETA Australia. Entrambe le varianti sono quindi adatte per soggiorni brevi. Tuttavia, per lavorare come au pair in Australia è necessario un visto Working Holiday (WHVA).

I vantaggi di lavorare come au pair in Australia

Fare contatti internazionali, sperimentare la vita quotidiana in un Paese completamente diverso, ammirare il bellissimo paesaggio in prima persona e guadagnare soldi allo stesso momento: come au pair in Australia, tutto questo è possibile. Un altro vantaggio di lavorare in Australia come au pair è la possibilità per i giovani di migliorare il loro inglese e diventare più indipendenti. Anche le famiglie ospitanti australiane ne traggono vantaggio: i genitori possono andare a lavoro mentre i loro figli e la loro casa sono accuditi. Il lavoro di un au pair consiste principalmente nel fare da babysitter, ma anche aiutare i bambini a fare i compiti o fare altre faccende domestiche (come cucinare o lavare i vestiti) può fare parte del lavoro.

Per andare a lavorare in Australia come au pair di solito è sufficiente la disponibilità di un mese, ma ci sono anche au pair che decidono di lavorare come au pair per un periodo più lungo, ad esempio due anni, per diverse famiglie. Se si desidera lavorare in Australia come au pair per due anni è necessario che sia per famiglie diverse, dal momento che i viaggiatori sono autorizzati a lavorare in Australia per lo stesso datore di lavoro per un massimo di sei mesi. Quasi tutte le persone tra i 18 e i 30 anni possono diventare au pair. Tuttavia, la maggior parte delle agenzie richiede una comprovata esperienza con i bambini, spesso di circa 200 ore. Inoltre, si presume che gli interessati abbiano una conoscenza di base dell’inglese per essere in grado di comunicare con le famiglie ed eventualmente aiutare i bambini a fare i compiti. Durante la procedura di candidatura prima della partenza, che di solito dura qualche settimana, viene controllato la compatibilità dell’au pair e la famiglia ospitante.

Visitare la vicina Nuova Zelanda

Dopo aver lavorato come au pair in Australia puoi decidere di utilizzare i soldi guadagnati per visitare la meravigliosa Nuova Zelanda. La Nuova Zelanda è composta dall’Isola del Nord, l’Isola del Sud e diverse isole più piccole. Come l’Australia, la Nuova Zelanda è dotata da paesaggi di una bellezza mozzafiato.

Il visto Nuova Zelanda (NZeTA) permette di rimanere in Nuova Zelanda per tre mesi e poi tornare in Italia. Anche in Nuova Zelanda ci sono molte possibilità di lavorare come au pair, ma per lavorare in Nuova Zelanda una NZeTA non è sufficiente.

Con un contratto di quaranta ore (per chi ha un visto adatto per lavorare in Nuova Zelanda), non si ha molto tempo libero, ma con un contratto da dieci a trenta ore si ha tempo più che sufficiente per rilassarsi sulle spiagge di Auckland, fare escursioni nei parchi nazionali o visitare una delle tante attrazioni del Paese. Come detto in precedenza, una NZeTA non è sufficiente per lavorare (ad esempio come au pair) in Nuova Zelanda, ma il visto NZeTA è adatto se vuoi visitare questo bellissimo Paese come turista dopo aver lavorato in Australia.

Visto Australia

I visti per l’Australia che possono essere richiesti online (il visto Australia eVisitor e l’ETA Australia) non sono quindi sufficienti per viaggi che durano più di tre mesi o durante i quali si desidera svolgere un lavoro retribuito in Australia (anche se il soggiorno è più breve di tre mesi). I viaggiatori che intendono rimanere in Australia per più di tre mesi o recarsi nel Paese per lavorare come au pair possono, a seconda della loro nazionalità, richiedere un visto Working Holiday o un visto Work and Holiday.

Visto Nuova Zelanda (NZeTA)

Se hai intenzione di visitare anche la Nuova Zelanda, è inoltre necessario un visto Nuova Zelanda (NZeTA). Si tratta di un’autorizzazione elettronica necessaria per recarsi in Nuova Zelanda. La NZeTA può essere richiesta in modo semplice ed entro pochi minuti online tramite questo sito web, comodamente da casa. Dopo il rilascio, la NZeTA viene collegata al passaporto del viaggiatore. I viaggiatori devono quindi essere in possesso di un passaporto valido e questo passaporto deve avere validità residua di almeno tre mesi dopo la partenza dalla Nuova Zelanda. Anche per il visto NZeTA vale che la durata massima del soggiorno è di tre mesi e che non è adatto a chi desidera lavorare in Nuova Zelanda.

Attenzione: questo articolo concernente il visto per l’Australia è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per l’Australia.

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