L’Australia è il sesto Paese al mondo per grandezza, ma ha una popolazione di appena 25 milioni di abitanti. Circa l’85% degli abitanti vivono nel raggio di 50 chilometri dalla costa, mentre l’interno è scarsamente popolato. Grazie alla sua prosperità, l’Australia è nota anche come The Lucky Country.

Grazie alla sua storia affascinante e alle numerose attrazioni turistiche e bellezze naturali, l’Australia è una destinazione di viaggio molto popolare. Scopri di più sulla storia, la cultura e le attrazioni turistiche dell’Australia.


Fatti e cifre

Lingua Inglese
Popolazione 25,8 milioni di abitanti (2022)
Capitale Canberra
Valuta Dollaro australiano (AUD)
Differenza di fuso orario da 6 a 10 ore
Durata del volo da 18 a 21 ore
Elettricità 230 Volt, 50 Hz
Presa di corrente Tipo I (serve un adattatore da viaggio)
Acqua del rubinetto Potabile
Visto Visto necessario

Mappa dell’Australia

Con una superficie di 7.692.024 km², l’Australia è il sesto Paese più grande al mondo. La distanza tra l’estremità sud-occidentale e quella nord-orientale è pari alla distanza tra il sud della Spagna e la Finlandia. A nord dell’Australia sono situate l’Indonesia, la Papua Nuova Guinea e Timor Est, mentre a poco più di 2.000 chilometri a est del Paese troviamo la Nuova Zelanda, un Paese con cui l’Australia condivide molte caratteristiche culturali.


Storia

Il continente australiano prima dello sbarco degli europei
Si ritiene che i primi esseri umani siano migrati nell’attuale Australia circa 60.000 anni fa. Nel corso di diverse migliaia di anni si sono poi diffusi in tutto il continente, Tasmania compresa. Il territorio è stato collegato alla terraferma australiana fino a 6.000 anni prima della nostra era, quando il cambiamento climatico e il conseguente innalzamento del livello del mare lʼhanno reso unʼisola. Non è ancora stato accertato se sia stata (in parte) una conseguenza della diffusione dell’uomo sul territorio. La maggior parte degli abitanti preistorici dell’Australia erano cacciatori e raccoglitori, ma stato è provato che alcune piccole tribù erano già dedite all’agricoltura. A causa della mancanza di fonti scritte, si sa poco della vita in Australia all’epoca. L’arrivo dei primi europei alla fine del XVIII secolo ha portato a una documentazione scritta e, di conseguenza, alla fine della preistoria australiana.

La colonizzazione dell’Australia
I primi europei a mettere piede in Australia furono gli olandesi nel 1606. Pur non stabilendosi in modo permanente nel continente meridionale, battezzarono il territorio con il nome di "Nuova Olanda". Verso la fine del XVIII secolo, gli inglesi iniziarono a colonizzare il continente. Avendo ormai perso molte delle loro colonie in Nord America in seguito alla guerra d’indipendenza americana, gli inglesi erano alla ricerca di nuove opportunità di espansione. Inizialmente, fondarono colonie soprattutto nel sud-est dell’Australia; in seguito, negli anni Venti dellʼOttocento, l’Impero britannico rivendicò l’intero continente temendo la concorrenza dei francesi o degli americani. L’Australia divenne un importante territorio britannico d’oltremare: vennero effettuate diverse esplorazioni nell’entroterra australiano e sempre più detenuti inglesi furono trasferiti nel Paese.
Durante questo periodo l’Australia fu governata da Londra, ma ben presto dalle colonie si levarono appelli per una maggiore autonomia. Poiché il Paese era costituito da diversi Stati con scarsi contatti tra loro, tra gli australiani non si era ancora sviluppato un sentimento nazionalista. Dal punto di vista economico, tuttavia, gli Stati erano affini. I coloni si dedicarono soprattutto alla produzione di lana e alle miniere. In questo periodo nacque una prima forma di democrazia, in cui tutti gli uomini europei avevano il diritto di voto. La popolazione aborigena venne invece totalmente esclusa dalla nascente democrazia australiana.

Il rapporto tra i colonizzatori e gli aborigeni
Quando i primi coloni europei si insediarono in Australia alla fine del XVIII secolo, si stima che la popolazione aborigena contasse tra il mezzo milione e il milione di persone. Da allora, la popolazione di origine europea aumentò progressivamente. Nel 1825 gli europei in Australia erano circa 50.000. Nel 1861 superavano il milione. L’espansionismo inglese causò tante sofferenze alla popolazione indigena. Ad esempio, molti aborigeni persero la vita negli scontri con i coloni, che avevano armi migliori. I nativi furono anche costretti a lavori forzati nell’outback australiano. La conseguenza di tutto ciò fu che nel 1900 la popolazione aborigena contava meno di 100.000 individui.

Maschere fatte a manoLe maschere artigianali sono un’importante forma di espressione della cultura aborigena

Lo sviluppo dell’Australia moderna
L’Australia si è separata formalmente dal Regno Unito nel 1901, quando gli Stati australiani indipendenti votarono per unire politicamente il continente. Tuttavia, il Paese rimase parte del Commonwealth britannico, e per questo motivo molti australiani combatterono a fianco dei britannici nei conflitti mondiali. In particolare, la Seconda guerra mondiale ebbe un forte impatto sulla società australiana: nel 1942, dopo il bombardamento giapponese della città di Darwin in Australia settentrionale, si diffuse il timore che i giapponesi avrebbero presto invaso la terraferma. Anche dopo la guerra, la diffidenza nei confronti del Giappone durò a lungo.

Nel dopoguerra, l’Australia adottò una rigida politica sull’immigrazione. Gli immigrati europei venivano accolti abbastanza rapidamente, mentre gli immigrati asiatici rimasero esclusi per molto tempo. Questa politica è rimasta in vigore almeno fino agli anni ’60, quando la società australiana è diventata gradualmente più multiculturale. Ciononostante, hanno continuato a prevalere le tradizioni britanniche e anche americane. Questo perché dopo la Seconda Guerra Mondiale si guardava più agli Stati Uniti che alla vecchia madrepatria dal punto di vista culturale. Un altro motivo è lo stazionamento di truppe statunitensi nell’Australia del dopoguerra. I soldati furono visti come eroi dalla popolazione australiana, il che contribuì alla popolarità degli Stati Uniti nel Paese. Fu anche grazie agli investimenti statunitensi che l’economia australiana guadagnò molto slancio durante questo periodo. Oggi l’economia australiana è una delle più solide al mondo.


Cultura

La natura remota dell’Australia ha influito notevolmente sulla cultura locale. Gli australiani si sono sentiti abbandonati dalla corona britannica e hanno ritenuto di doversela cavare da soli. Questa mentalità ha generato una società egualitaria senza significative differenze di classe, dove la modestia è diventata una grande risorsa. L’istruzione o la ricchezza di una persona non determinano il rispetto nei suoi confronti, ma tutti vengono trattati allo stesso modo. Molti australiani si rivolgono a tutti con modestia, anche se non conoscono bene la persona in questione.

La società australiana viene influenzata ancora molto dalle tradizioni culturali anglosassoni: in termini di musica predomina ancora la cultura pop britannica e americana, nonostante gli artisti australiani abbiano guadagnato popolarità nel corso del XX secolo. Nonostante tutto, l’influenza straniera in Australia resta notevole. Un quarto degli australiani ha almeno un genitore straniero. Questo mix culturale si denota anche dalle abitudini alimentari australiane: la cucina australiana si basa in gran parte su piatti stranieri. Un aspetto tipicamente australiano è il consumo di carne di canguro, molto popolare nel Paese. Ogni anno più di un milione di canguri selvatici vengono cacciati per la loro carne.

Gli aborigeni non costituiscono un gruppo omogeneo: esistono centinaia di tribù diverse, ognuna con una propria lingua e cultura. Una delle invenzioni aborigene più famose è il boomerang, arma utilizzata soprattutto per la caccia dalle tribù di tutto il continente. Un altro oggetto famoso è il didgeridoo, uno strumento a fiato dalla forma allungata che però non è conosciuto con questo nome in nessuna lingua aborigena. Il nome più comune per lo strumento tra gli attuali abitanti aborigeni è yidaki.

Curiosità sullʼAustralia

Cultura aborigena
I racconti orali hanno un ruolo importante nella cultura e storia degli aborigeni. Il mito delle origini dei Gunditjmara, una tribù del sud-est del Paese, parla ad esempio di una grande eruzione vulcanica che avrebbe creato il mondo. Secondo alcune ricerche, più di 30.000 anni fa si è effettivamente verificata unʼeruzione vulcanica, il che suggerisce che i racconti vengano tramandati oralmente da millenni.


Clima e periodo migliore per viaggiare

Date le sue dimensioni, lʼAustralia è caratterizzata da diverse zone climatiche. Gran parte dellʼentroterra ha un clima desertico, con precipitazioni molto scarse e temperature elevate. A causa del cambiamento climatico, anche in questa regione il clima sta diventando più caldo. Negli ultimi anni, le ondate di calore hanno causato periodi di grave siccità che hanno portato a devastanti incendi boschivi. Il nord del Paese ha un clima tropicale con una stagione umida e una secca: a giugno e luglio non piove quasi mai, mentre durante lʼestate australiana (da dicembre a febbraio) si registrano precipitazioni per più di 1500 millimetri al mese. Nei mesi invernali (da giugno ad agosto) la temperatura non scende sotto i 14 gradi. Il sud-est dellʼAustralia, invece, ha un quadro climatico più moderato, anche se anche qui gli inverni sono relativamente miti rispetto a quelli europei. Questo perché lʼAustralia è meno esposta ai gelidi venti polari rispetto allʼEuropa.


Turismo

Vedere tutta lʼAustralia in un solo viaggio è pressoché impossibile; dopotutto, si tratta di un continente enorme. In ogni caso, il consiglio è di noleggiare unʼauto. LʼAustralia ha unʼautostrada lunga 15.000 chilometri (Highway 1) che percorre lʼintero continente. Un viaggio lungo questa strada richiede almeno tre mesi, ma per visitare tutti i luoghi di interesse ci vuole almeno un anno.

Sono molti i viaggiatori che per questo motivo scelgono di percorrere solo alcune parti di questo itinerario. Ad esempio, il tratto di autostrada tra Melbourne e Portland, che prende il nome di Great Ocean Road, vanta panorami meravigliosi. Facendo una sosta al Port Campbell National Park potrai ammirare i Dodici Apostoli, una dozzina di imponenti rocce sulla superficie del mare, formate dallʼerosione nellʼarco di milioni di anni.

La Great Ocean RoadThe Great Ocean Road sulla costa australiana

Nellʼoutback, il deserto dellʼentroterra, si trova unʼaltra delle più popolari attrazioni turistiche in Australia: Uluru. Questʼenorme formazione rocciosa si trova nel cosiddetto Red Centre, "centro rosso", per via del colore bruno-rossastro del suolo. Lo stesso vale per Uluru, che offre panorami spettacolari sia allʼalba che al tramonto. La zona di Uluru si raggiunge in circa 20 ore di auto dalla costa occidentale. Qui è possibile fare escursioni a piedi, in bicicletta e passeggiate panoramiche. A circa 55 chilometri da Uluru sorge infine Kata Tjuta, unʼimponente formazione rocciosa meno conosciuta ma anchʼessa meritevole di una visita.

La Grande barriera corallina, sulla costa settentrionale del Paese, è molto probabilmente lʼattrazione turistica australiana più famosa. Si tratta della più grande barriera corallina al mondo, che dal 2021 figura sullʼelenco dei siti UNESCO a rischio e per questo motivo necessita di essere protetta con particolare cura. Tuttavia, il governo australiano intende incentivare ulteriormente il turismo nellʼarea con ancora tante attività turistiche in zona, ma organizzate in modo tale che la barriera corallina non ne risenta. Oltre alla Grande barriera corallina, in questa regione si trovano anche molte città costiere che meritano una visita.


Economia e valuta

Gran parte dellʼeconomia australiana si basa su importazioni ed esportazioni da e verso Paesi asiatici come Cina, Giappone e Corea del Sud, ma il Paese intrattiene intensi scambi commerciali anche con gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda. Storicamente, lʼindustria mineraria è il settore più importante per lʼeconomia dellʼAustralia, e il Paese è ancora oggi uno dei principali esportatori al mondo di ferro, oro, piombo e uranio. Attualmente, tuttavia, il settore più importante per il Paese è quello dei servizi.

In Australia si paga in dollari australiani (AUD), il cui valore è generalmente leggermente inferiore allʼeuro. In Australia solitamente è possibile prelevare senza problemi con i propri bancomat europei, poiché gli sportelli si trovano dappertutto. Tuttavia, si consiglia di portare con sé contanti a sufficienza nel caso di un viaggio in auto o nellʼoutback. Assicurati infine di avere sempre con te una carta di credito, spesso richiesta per prenotare un hotel o noleggiare unʼauto.

La Sydney Opera House, lʼedificio più famoso dʼAustraliaLa Sydney Opera House, lʼedificio più famoso dʼAustralia


Sicurezza

LʼAustralia è un Paese sicuro in cui viaggiare. In ogni caso, il consiglio è di tenere dʼocchio le previsioni meteo consultando i notiziari locali per essere al corrente della situazione specifica nella destinazione del tuo viaggio.


Richiedere un visto per lʼAustralia

Per un viaggio in Australia è obbligatorio richiedere un visto. Il visto eVisitor costa 24,95 € e si richiede facilmente online. È obbligatorio avere un visto già prima di cominciare il viaggio, perciò assicurati di richiederlo con largo anticipo. Fortunatamente, lo puoi richiedere facilmente tramite la procedura di richiesta digitale disponibile su questo sito web. Tieni presente che per ottenere il visto dovrai anche soddisfare alcuni requisiti.
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Visti.it è un'agenzia di visti commerciale e professionale che fornisce assistenza ai viaggiatori nell'ottenimento di documenti quali il visto per l’Australia. Visti.it agisce da mediatore e non è in alcun modo associata ad un governo. È possibile richiedere un visto anche direttamente al Dipartimento per lʼImmigrazione (0 AUD per visto, tramite immi.homeaffairs.gov.au). Tuttavia, senza assistenza in italiano. Se presenti la richiesta tramite Visti.it, il nostro centro di assistenza sarà a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, controlleremo personalmente la tua richiesta e tutti i documenti da te forniti prima di inoltrare tutto al Dipartimento per lʼImmigrazione. In caso di sospetti errori o omissioni, ti contatteremo subito personalmente per garantire che la tua richiesta possa comunque essere elaborata velocemente e correttamente. Per usufruire dei nostri servizi, paghi le tariffe consolari di 0 AUD, che pagheremo al Dipartimento per lʼImmigrazione a nome tuo, oltre al costo di servizio di 24,95 €, come compenso per la nostra mediazione, IVA inclusa. I nostri servizi hanno già permesso a molti viaggiatori di evitare seri problemi in viaggio. Se una richiesta dovesse essere respinta nonostante la nostra assistenza e verifica, rimborseremo lʼintero importo dʼacquisto (a meno che una richiesta di visto Australia per lo stesso viaggiatore non sia già stata respinta in precedenza). Clicca qui per saperne di più sui nostri servizi.