Notizia | | 08/01/2020 | Tempo di lettura: ±3 minuti

L’Australia ha annunciato che investirà 30 milioni di dollari nel sistema di visti nazionale, scelta molto criticata dal partito laburista. La notizia è stata una grande sorpresa, considerato che da qualche tempo si programmava di privatizzare il sistema dei visti.

Il sistema dei visti australiano

L’Australia è conosciuta per la sua politica severa in materia di immigrazione. I migranti vengono sottoposti a lunghissime procedure di richiesta, che possono durare addirittura anni. Per i turisti e i viaggiatori d’affari l’Australia ha reso disponibili diversi tipi di visti, fra cui l’ETA Australia e l’eVisitor. Si tratta in entrambi i casi di visti elettronici ottenibili online. Dato il suo prezzo contenuto, l’eVisitor Australia è la variante più richiesta, e ha validità di 12 mesi. Con questo visto è possibile soggiornare in Australia per 3 mesi, purché nel rispetto dei requisiti e delle condizioni per il visto. Il governo australiano è piuttosto rigido a riguardo e succede infatti spesso che i viaggiatori si vedano negato l’ingresso se si sospetta che le regole non siano state rispettate. Questo divieto d’ingresso può essere protratto anche per anni.

Privatizzazione ed esternalizzazione

L’obiettivo che si è posta l’Australia negli ultimi anni è stato quello di privatizzare in larga misura il sistema dei visti. Questo dovrebbe permettere di alleggerire il carico di lavoro di un governo che più volte è finito sui giornali per gli estremi ritardi nelle richieste di visto. Il piano ha suscitato anche molte critiche: il timore è che porti a una maggiore automazione e che la qualità del servizio sia determinata dalle risorse finanziarie del richiedente.

Di conseguenza, i migranti non in grado di pagare questi prezzi richiederanno invece un visto turistico per recarsi in Australia, e cercheranno di scambiarlo con un visto permanente una volta sul posto. Il governo australiano ha indicato che non ci sono piani per privatizzare l’intero sistema dei visti, né si prevede di esternalizzare il processo decisionale in materia di visti. Il governo manterrà sempre il controllo sul funzionamento del sistema dei visti che determina chi è idoneo per un visto Australia.

La critica del partito laburista

Il Partito laburista australiano accusa la coalizione di volersi far belli agli occhi delle imprese. Secondo Andrew Giles, leader dell’opposizione sull’immigrazione, gli 80 milioni di investimenti di qualche anno fa erano più che sufficienti per rinnovare il sistema e questo nuovo investimento di 30 milioni di € servirebbe solo a rendere il sistema più attraente per le imprese, e non a migliorarlo nel concreto. Il governo controbatte che l’Australia ha bisogno di questo investimento per tenere il passo con il mercato in rapida evoluzione. Deve garantire che il sistema dei visti australiano rimanga competitivo, pertinente e che salvaguardi la sicurezza nazionale.

Richiedere visto Australia

Nonostante la sua politica molto rigorosa in materia di visti, l’Australia rimane una meta di vacanza e di lavoro molto popolare. Le ragioni dietro ciò sono diverse. Per i lavoratori (temporanei), l’Australia è una scelta interessante perché i salari sono molto più alti rispetto agli altri Paesi. Anche se i costi di vitto e alloggio sono più alti, si riescono a mettere da parte molti soldi con un po’ di pianificazione.

Altra ragione importante è il sistema dei visti australiano. Il Paese accoglie moltissimi migranti: sia turisti, sia lavoratori e rifugiati, e dispone di una grande offerta di visti specifici. Esiste quindi un visto particolare adatto a ogni finalità. Per i turisti, ad esempio, c’è l’eVisitor Australia, che si può richiedere online velocemente e in maniera semplice. Chi desidera recarsi in Australia per lavorare nella stagione estiva può richiedere un Working Holiday Visa. La presenza di un visto per ogni finalità fa sì che la possibilità che una richiesta di visto venga respinta sia relativamente bassa, naturalmente nei casi in cui il richiedente si rechi nel Paese con buone intenzioni.

Attenzione: questo articolo concernente il visto per l’Australia è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per l’Australia.

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