Notizia | | 10/01/2023 | Tempo di lettura: ±4 minuti

Il numero di viaggiatori internazionali che si recano in Vietnam è ancora molto indietro rispetto a prima della crisi legata al coronavirus. Il settore turistico ritiene che sia dovuto ai severi requisiti relativi al visto per il Paese ed esorta il governo a introdurre delle agevolazioni.

Le cifre relative al turismo restano indietro

Dopo la crisi legata al coronavirus, il Vietnam è stato uno dei primi Paesi del Sud-est asiatico a riaprire le frontiere ai viaggiatori internazionali. Il motivo principale è l’efficace campagna vaccinale su larga scala del Paese. Ciononostante, non si è verificato l’afflusso previsto di visitatori internazionali. Il Paese prevedeva di accogliere almeno 5 milioni di visitatori stranieri nel 2022, mentre si è fermato a soli 3,5 milioni alla fine dell’anno. Il Vietnam resta indietro rispetto ai Paesi vicini come Malesia e Thailandia, che hanno superato di gran lunga i loro obiettivi legati al numero di visitatori nel 2022. Di conseguenza, il settore turistico in Vietnam si trova ancora in difficoltà.

Il numero di visitatori relativamente basso genera sempre più frustrazione nel settore turistico. Per paura che i numeri inferiori alle aspettative del 2022 si ripetano nel 2023 a meno di provvedimenti importanti, gli hotel e le compagnie aeree, tra gli altri, sollecitano il governo ad agire il prima possibile.

Agevolazioni in materia di visti, una soluzione?

I più critici sostengono che sono soprattutto i viaggiatori occidentali a non recarsi in Vietnam, e che questo è dovuto alla rigidità esagerata delle norme in materia di visti. Attualmente, solo i viaggiatori di 25 specifici Paesi possono recarsi in Vietnam senza visto. I viaggiatori di tutti gli altri Paesi devono richiedere un visto prima della partenza per il Vietnam. La durata consentita per un soggiorno senza visto di viaggiatori esentati dall’obbligo di visto dipende dalla loro nazionalità. I viaggiatori di nazionalità cilena, ad esempio, possono restare in Vietnam senza visto fino a 90 giorni, mentre i viaggiatori provenienti dal Regno Unito o dalla Germania possono fermarsi nel Paese solo 15 giorni se non hanno un visto. A titolo di confronto: la vicina Malesia prevede un’esenzione dal visto per tutti i Paesi europei, tra gli altri, e questi viaggiatori senza visto possono rimanere nel Paese fino a 90 giorni consecutivi.

A detta degli operatori turistici del Vietnam, le norme in materia di visti dovrebbero essere allentate quanto prima per far sì che il numero di visitatori aumenti nel breve periodo. Secondo loro, ad esempio, il numero di nazionalità esentate dall’obbligo di visto dovrebbe aumentare considerevolmente, così come dovrebbe aumentare la durata massima del soggiorno per i viaggiatori esenti dall’obbligo di visto. Al posto del soggiorno di 15 giorni attualmente consentito alla maggior parte di questi viaggiatori, la durata massima dovrebbe essere estesa ad almeno 30 giorni.

Anche i requisiti relativi al visto elettronico per il Vietnam da richiedere online sono oggetto di critica. I viaggiatori provenienti dai Paesi occidentali che non hanno diritto all’esenzione dal visto o che desiderano rimanere in Vietnam per più di 15 giorni, possono utilizzare questo visto elettronico. Il visto elettronico può essere richiesto online ed è valido per un soggiorno di 30 giorni. Diversi operatori del settore turistico vietnamita ritengono che la durata massima consentita del soggiorno dovrebbe essere prolungata, così come dovrebbe essere possibile utilizzare il visto più volte. Attualmente, il visto elettronico può essere utilizzato per un solo viaggio, indipendentemente dalla durata del soggiorno in Vietnam. Per eventuali visite future è quindi necessario richiedere ogni volta un nuovo visto per il Vietnam.

Prima dello scoppio della pandemia di coronavirus, il Vietnam offriva anche un visto valido tre mesi che poteva essere utilizzato per più viaggi. Questo visto non è ancora stato reintrodotto, così come non è più disponibile nemmeno il visto che si poteva ottenere in aeroporto dopo l’arrivo, ossia, appunto, il visto all’arrivo.

Aspettative modeste per il 2023

Nonostante le cifre deludenti del 2022, il Vietnam è cautamente ottimista per il 2023. Il Paese prevede di poter accogliere circa 8 milioni di visitatori stranieri nel 2023, più del doppio rispetto al 2022. Tuttavia, si tratta ancora di un numero di visitatori molto inferiore rispetto a prima della pandemia di coronavirus: nel 2019 il Vietnam ha accolto 18 milioni di viaggiatori internazionali.

A dicembre 2022, il numero di viaggiatori in Vietnam ha superato il mese precedente del 20%. Il Paese spera che la tendenza continui e sta preparando alcune iniziative di marketing su larga scala per incentivare i turisti stranieri a scegliere il Vietnam. Nonostante le sollecitazioni di vari settori, il governo non ha ancora indicato in alcun modo di voler allentare i requisiti relativi al visto.

Attenzione: questo articolo concernente il visto per il Vietnam è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per il Vietnam.

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