Notizia | | 14/03/2025 | Tempo di lettura: ±3 minuti

Già durante il suo primo mandato, Donald Trump aveva dimostrato di voler cessare il rilascio dei visti per gli Stati Uniti a favore dei cittadini di alcuni Paesi. Il piano fu però arrestato dai vari organi giudiziari statunitensi. Ora, Trump intende nuovamente introdurre il divieto d’ingresso.

La lista rossa

Alcuni addetti ai lavori hanno comunicato al New York Times che il nuovo governo statunitense sta preparando un nuovo divieto d’ingresso. Alcuni Paesi saranno inseriti in una lista rossa e non potranno più entrare negli Stati Uniti.

Il primo tentativo nel 2017

Il 27 gennaio 2017, con un decreto presidenziale, il presidente Trump ha deciso che le persone provenienti da alcuni Paesi non avrebbero più potuto recarsi negli Stati Uniti. Secondo Trump, il divieto d’ingresso sarebbe dovuto durare 90 giorni (120 giorni per i rifugiati). Inizialmente, i Paesi coinvolti erano sette: Iran, Sudan, Siria, Libia, Somalia, Yemen e Iraq. Questo primo progetto è stato bloccato dai giudici dopo pochi giorni.

Secondo e terzo tentativo

Anche la seconda versione del decreto presidenziale è stata bloccata dai giudici dopo poco tempo. Con la terza versione, Donald Trump è finalmente riuscito a respingere in modo permanente le persone provenienti da Libia, Siria, Corea del Nord, Iran, Somalia, Yemen, Ciad e Venezuela. In alcuni casi, il divieto d’ingresso è stato applicato solo ad alcuni gruppi della popolazione. In altri casi, i cittadini dei Paesi interessati sono stati esclusi solo da specifici tipi di visto e il divieto d’ingresso non è stato totale.

Completamento della lista rossa e aggiunta di due nuove liste

Nel corso del 2025, la lista rossa potrebbe accogliere altri Paesi. In futuro, potrebbero comparire nella lista Cuba, Iran, Libia, Corea del Nord, Somalia, Sudan, Siria, Venezuela, Yemen e Afghanistan. La maggior parte di questi Paesi era già stata inclusa nel primo e nel secondo decreto presidenziale di Trump.

Lista arancione e lista gialla

Oltre alla lista rossa, saranno introdotte una lista arancione e una lista gialla. I cittadini dei Paesi inseriti nella lista arancione dovranno fare i conti con una procedura d’ingresso molto più complicata. Uno dei Paesi che potrebbero essere inseriti nella lista arancione è il Pakistan. Le autorità statunitensi esigono inoltre di essere informate dagli altri Paesi nel caso in cui i viaggiatori in arrivo non dovessero soddisfare i requisiti di sicurezza degli Stati Uniti. I Paesi che non collaborano e i Paesi che vendono la propria cittadinanza ai cittadini dei Paesi inclusi nella lista rossa potrebbero essere inseriti nella lista gialla.

Veterani dall’Afghanistan contrari al possibile divieto d’ingresso

Secondo molti ex soldati che hanno combattuto in Afghanistan, il piano di Trump sarebbe ingiusto. Dopo che l’esercito statunitense ha lasciato l’Afghanistan nel 2021, i Talebani hanno rapidamente ripreso il potere. Anche molti afghani che avevano aiutato gli statunitensi durante la loro guerra ventennale sono stati costretti a fuggire dall’Afghanistan. I veterani, ora, sentono di aver tradito e abbandonato i loro alleati. Attualmente, molti rifugiati afghani si trovano in altri Paesi in attesa del visto per essere ammessi negli Stati Uniti.

L’ESTA per gli USA

Molti Paesi europei aderiscono al programma ESTA. Nel rispetto di alcuni requisiti, i cittadini dei Paesi aderenti al programma ESTA spesso non hanno bisogno di richiedere un visto e possono richiedere un ESTA facilmente su questo sito.

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