Dal 12 maggio 2023 anche i viaggiatori non vaccinati potranno ricominciare a recarsi negli Stati Uniti. Alla riapertura delle frontiere a novembre 2021, soltanto i viaggiatori completamente vaccinati erano ammessi nel Paese, e il solo risultato negativo a un test COVID-19 non era sufficiente. La revoca dellʼobbligo di vaccinazione non cambia però i requisiti di viaggio per gli USA: per i viaggiatori internazionali rimane obbligatorio avere un visto o un ESTA.
USA tra gli ultimi
Gli Stati Uniti sono stati tra gli ultimi ad abolire lʼobbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali e a consentire di nuovo a tutti di viaggiare. Il vicino Canada ha infatti eliminato tutte le restrizioni di viaggio legate al coronavirus già circa otto mesi fa, il 1 ottobre 2022. Lo stesso mese, anche la Nuova Zelanda ha revocato le ultime misure in vigore per i viaggiatori internazionali contro il COVID-19.
Molti altri Paesi sono stati ancora più rapidi nellʼaccogliere i viaggiatori stranieri a prescindere dal loro stato vaccinale. Il Vietnam ha riaperto a tutti i viaggiatori a maggio 2022, mentre un mese dopo è stato lʼEgitto ad abolire i requisiti legati a test e vaccinazioni. Paesi come Australia, India, Cambogia e Sri Lanka sono aperti ai viaggiatori da mesi, a patto che possiedano unʼautorizzazione di viaggio valida.
Negli USA con un ESTA o un visto
I turisti e viaggiatori dʼaffari completamente vaccinati possono viaggiare di nuovo negli USA già dallʼ8 novembre 2021. Per farlo, è necessario avere un certificato vaccinale valido e un ESTA o un visto prima della partenza. Dal 12 maggio, i viaggiatori diretti negli Stati Uniti per turismo o per affari avranno bisogno soltanto di unʼautorizzazione di viaggio valida, a prescindere dallo stato vaccinale.
La maggior parte dei viaggiatori europei sono idonei a un ESTA. Al contrario, chi non soddisfa i requisiti per la richiesta di un ESTA, ad esempio perché vuole soggiornare nel Paese per più di 3 mesi, deve richiedere un visto. Dopo la riapertura delle frontiere e il conseguente aumento del numero di viaggiatori che vogliono andare negli USA, i tempi di attesa per ricevere un visto si sono notevolmente allungati. Alcuni richiedenti hanno dovuto aspettare più di un anno per ottenere un appuntamento per il colloquio di rito allʼambasciata.
Non sono mancati gli sforzi per provare a ridurre questi tempi di attesa, che hanno in gran parte funzionato. Nonostante ciò, la richiesta del visto rimane un processo molto più lungo e complicato rispetto allʼESTA. A chi viaggia negli USA per turismo o per affari conviene verificare di essere idonei a un ESTA, evitando di aspettare inutilmente a lungo per il visto.
Viaggiatori delusi e ricavi in calo
Il prolungato obbligo di vaccinazione unito ai lunghi tempi di attesa per il visto USA hanno spinto molti viaggiatori dʼaffari a preferire altre mete. I viaggiatori che avevano bisogno di un visto sono stati scoraggiati dalle lunghe attese, mentre i viaggiatori non vaccinati che avrebbero potuto beneficiare dellʼESTA non erano autorizzati a entrare nel Paese.
Poiché la procedura di richiesta dellʼESTA è completamente digitale, i tempi di consegna di questʼautorizzazione di viaggio non vengono influenzati dai lunghi tempi di attesa delle ambasciate statunitensi. I viaggiatori compilano il modulo di richiesta online con i propri dati personali, come i dati relativi ai passaporti, e rispondono ad una serie di domande di sicurezza. Soltanto se si è in grado di rispondere di no a tutte le domande e accettare la dichiarazione in fondo al modulo, si può passare al pagamento. Per completare la richiesta è poi necessario fornire una copia digitale del proprio passaporto. Le richieste presentate su Visti.it vengono controllate sia automaticamente che manualmente, per evitare frequenti errori di compilazione.
Fine dellʼobbligo di vaccinazione: un sospiro di sollievo
Tanti viaggiatori hanno dovuto aspettare molto a lungo per realizzare il sogno di un viaggio negli USA, ma finalmente lʼattesa è finita. Lʼobbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali era lʼultima misura contro il COVID-19 ancora in vigore. Poiché tutte le altre restrizioni negli Stati Uniti erano già state abolite in passato, la vita era già tornata in gran parte quella di prima della pandemia.