Notizia | | 13/02/2023 | Tempo di lettura: ±4 minuti

Nel 2022 si è verificata unʼimpennata del numero di visti per gli USA rilasciati allʼestero. Come riportato da Bloomberg lʼ8 febbraio 2023, la crescita si è arenata a causa dei lunghi tempi di attesa per ottenere un colloquio, obbligatorio sia per gli immigrati che per i viaggiatori diretti negli USA.

Aumento del numero di visti concessi nel 2022

Lo scorso anno, ambasciate e consolati statunitensi hanno rilasciato oltre 200.000 visti per immigranti e quattro milioni di visti temporanei per non immigranti in più rispetto al 2021. Le cifre sono state rese note lo scorso gennaio dal Dipartimento di Stato americano. Lʼaumento è dovuto in gran parte alla ripresa dei servizi consolari del ministero, a lungo ridotti a causa della pandemia di COVID-19. Non solo è aumentato il numero di visti rilasciati, ma sono aumentati anche i tempi di attesa per ottenere i suddetti visti.

Continui miglioramenti ma attese ancora lunghe

Da allora, molti consolati e ambasciate statunitensi, tra cui quelli situati in India, hanno fatto di tutto per ridurre i tempi di attesa dilatati dalla pandemia di coronavirus. Le attese prolungate riguardano però solo chi deve richiedere un visto e sostenere un colloquio. I viaggiatori idonei alla richiesta dellʼESTA per il loro viaggio negli USA non sono interessati da questi tempi di attesa più lunghi.

Nonostante i passi avanti compiuti nellʼultimo periodo, in Paesi come India, Brasile e Messico si deve ancora aspettare a lungo. In alcuni Paesi, chi richiede un visto può dover aspettare fino a un anno per ottenere un colloquio presso il consolato USA. Il colloquio è una fase obbligatoria della procedura di richiesta del visto. I ritardi hanno costretto molti viaggiatori a rimandare i loro viaggi, poiché non è possibile recarsi negli USA senza unʼautorizzazione di viaggio valida.

Molti viaggiatori non hanno bisogno di un visto

Oltre il 90% dei viaggiatori che si recano negli USA per turismo o per affari non hanno davvero bisogno di richiedere un visto fisico. Infatti, turisti e viaggiatori dʼaffari che soddisfano determinati requisiti possono usufruire di un ESTA. Si tratta di unʼautorizzazione di viaggio digitale che consente di soggiornare negli USA per un massimo di tre mesi consecutivi. La procedura di richiesta dellʼESTA si svolge interamente online, perciò non è necessario che i viaggiatori si rechino presso unʼambasciata o consolato degli Stati Uniti.

I viaggiatori che non possono utilizzare questʼautorizzazione di viaggio elettronica, ad esempio perché non soddisfano i requisiti dellʼESTA, sono obbligati a richiedere un visto e quindi a fissare un colloquio al consolato USA.

Ripercussioni della pandemia sul rilascio dei visti

I tempi di attesa sempre più lunghi testimoniano che la domanda di visti è superiore agli orari disponibili per i colloqui. Lo squilibrio tra domanda e offerta è in gran parte riconducibile al personale consolare ridotto, temporaneamente o meno che sia, durante la pandemia di coronavirus.

Il minor numero di visti concessi incide sullʼeconomia statunitense. Moltissimi viaggiatori dʼaffari che normalmente avrebbero scelto gli USA si stanno rivolgendo altrove a causa delle attese straordinariamente lunghe. Così come i turisti che non hanno i requisiti per lʼESTA hanno deciso di trascorrere le vacanze da unʼaltra parte. Di conseguenza, lʼindustria del turismo ne risente economicamente. I lunghi tempi di attesa impediscono anche ai professionisti interessati al mercato statunitense di prendere accordi diretti con potenziali partner commerciali negli USA.

Tentativi di ridurre lʼattesa

Il Ministero degli Esteri statunitense ha adottato alcune misure per tentare di ridurre i tempi di attesa: per esempio, nel caso di alcune categorie di visti è stato abolito il colloquio obbligatorio. Tra questi, i visti per studenti internazionali e per lavoratori stagionali (temporanei). Secondo il ministero, la richiesta di visti appartenenti a queste categorie ha un impatto positivo sullʼeconomia statunitense.

Poiché in India le richieste di visto arretrate sono molto numerose, si sono rivelate necessarie ulteriori misure. Per questo motivo, il ministero ha comunicato di aver aumentato il numero di giorni dedicati ai colloqui presso lʼAmbasciata USA di Delhi e i consolati di Mumbai, Calcutta, Chennai e Hyderabad.

Nuovi obiettivi necessari

Lʼassociazione U.S. Travel Association e le altre parti convolte si dicono preoccupate per le lunghe attese. Secondo loro, per ridurre i tempi di attesa e portare il numero di visti elaborati al livello pre-pandemia di COVID-19 sono necessarie ulteriori misure. Ad esempio, una proposta presentata al Dipartimento di Stato USA è quella di iniziare a elaborare le richieste di visto anche a distanza, svolgendo i colloqui necessari online.

Richiedi un ESTA se soddisfi i requisiti

Ai turisti e ai viaggiatori dʼaffari è consigliato richiedere lʼESTA se ne soddisfano i requisiti, così da evitare i lunghi tempi dʼattesa. Questʼautorizzazione di viaggio elettronica è inoltre più economica e semplice da richiedere rispetto al visto. LʼESTA consente di viaggiare negli USA tutte le volte che si vuole entro il periodo di validità di due anni, che sia per una vacanza, per lavoro, una visita a parenti o amici o un transito. Un soggiorno negli USA con lʼESTA può durare al massimo 90 giorni consecutivi.

Un ESTA non consente tuttavia di intraprendere percorsi di studio o di lavoro: per queste e altre finalità di viaggio non previste dallʼESTA è necessario richiedere un visto. Verifica prima della partenza il visto necessario per il tuo viaggio e richiedilo in tempo. I tempi di attesa esatti variano in base al visto e si possono consultare sul sito web del Ministero degli Esteri statunitense.

Attenzione: questo articolo concernente l’ESTA per gli USA è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti l’ESTA per gli USA.

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