Notizia | | 14/04/2020 | Tempo di lettura: ±5 minuti

Il coronavirus sta conoscendo una rapida diffusione negli Stati Uniti d’America. Qual è la gravità della situazione? È ancora sicuro partire per un viaggio in America? Posso comunque richiedere un visto o un ESTA per un viaggio? Continua a leggere per conoscere gli aggiornamenti sul coronavirus negli USA.

Da "semplice influenza" a pandemia globale

Quello che inizialmente sembrava essere una comune influenza in Cina, si è presto rivelato coronavirus. Il virus si è poi diffuso a velocità incredibili, con numeri elevatissimi di contagio, non solo in Cina, ma anche nel resto del mondo. Intere città sono state messe in lockdown, intere famiglie in quarantena. Ad essere in pericolo è la salute di milioni di persone, soprattutto le categorie che presentano altre patologie e che, per questo, rientrano nella fascia più vulnerabile. Anche l’economia globale fatica: la crescita economica subirà verosimilmente una battuta d’arresto, senza contare che le borse sono in rosso da ormai diverse settimane.

Qual è la gravità della situazione negli USA?

Il virus ci ha messo un po’ ad arrivare negli Stati Uniti, ma, da Paese più densamente popolato e più visitato al mondo, era solo questione di tempo che il coronavirus colpisse anche gli USA. Dai numeri più recenti della Johns Hopkins University emerge che negli USA si sono registrati più di 750 casi, un numero comunque più basso rispetto a molti altri Paesi europei. In Italia al momento i casi sono più di 9.000, e raggiungono le migliaia anche in Paesi come la Germania e la Spagna. Il governo USA avverte che il reale numero di infezioni è più alto rispetto a quelle individuate ufficialmente. In città come New York e Washington si registra il numero di casi più alto.

Diverse persone sono già guarite dal virus. La maggior parte dei casi di coronavirus negli USA riguarda persone che sono tornate a casa dopo aver visitato un Paese in cui l’epidemia di coronavirus era già in atto. Ci sono anche sempre più casi noti di infezioni dovute al contatto tra persone all’interno degli Stati Uniti. Negli USA, 26 persone sono già morte a causa del virus. Quasi tutti erano anziani con sofferenze di fondo.

Posso comunque partire per un viaggio in America?

Una delle domande che le persone si pongono è se si può ancora partire per un viaggio in America. Dopo tutto, diversi Paesi hanno adottato misure di vasta portata per fermare la diffusione del coronavirus. Il Vietnam, ad esempio, ha dichiarato la sospensione totale del rilascio dei visti per i Paesi europei in cui si verifica il virus. L’11 marzo 2020 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che dal 14 marzo 2020 si applicherà un divieto di ingresso a tutti i viaggiatori europei che si recheranno negli Stati Uniti. Il divieto d’ingresso varrà per tutti i Paesi dell’area Schengen, ovvero tutti i Paesi europei ad eccezione di Romania, Bulgaria, Croazia e Irlanda.

Le persone che sono state in uno di questi Paesi nei 14 giorni precedenti il loro viaggio non potranno più entrare negli Stati Uniti. Ciò significa che anche se una persona non ha la nazionalità di uno di questi Paesi, deve comunque passare un periodo di due settimane tra il soggiorno in uno di questi Paesi e il viaggio in America. Ci sono eccezioni, come per gli europei che hanno un familiare diretto negli USA, o per i cittadini americani di ritorno dall’Europa. Tuttavia, anche questi viaggiatori devono sottoporsi a controlli approfonditi prima di salire a bordo di un aereo per assicurarsi che non abbiano il virus.

L’Italia rientra in questo divieto?

Sì, l’Italia rientra nei Paesi interessato dal divieto d’ingresso. Con la “Proclamation” dell’11 marzo scorso, il Presidente Donald Trump ha disposto la sospensione temporanea, fino a nuovo ordine, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti l’ingresso negli Stati Uniti, siano stati in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa quindi l’Italia, e in Cina e Iran. Per il momento, il Regno Unito è l’unico Paese europeo a non essere interessato dal divieto di viaggio.

Ciò non significa tuttavia che sia diventato impossibile richiedere un ESTA. Il sistema ESTA degli Stati Uniti funziona ancora normalmente e le richieste da parte di cittadini europei vengono approvate regolarmente. Anche se in questo momento non è possibile partire per gli USA, è possibile richiedere un ESTA per viaggiare in un secondo momento. Questo perché un ESTA ha una validità di 2 anni. È quindi possibile richiedere un ESTA per viaggiare in un secondo momento.

Cosa posso fare per proteggermi?

Diversi italiani sono rimasti bloccati negli Stati Uniti. In base alla normativa vigente sei autorizzato a rientrare in Italia, a condizione che tu disponga di un’autocertificazione che specifichi i motivi del viaggio, l’indirizzo in Italia in cui svolgerai l’autoisolamento fiduciario obbligatorio di 14 giorni, il mezzo privato che utilizzerai per raggiungerlo e un recapito telefonico. Tuttavia, a causa di tutte le misure relative al Coronavirus, rientrare in Italia potrebbe rivelarsi difficile. Se per vari motivi devi rimanere negli USA, ci sono una serie di semplici precauzioni che puoi prendere per proteggerti dal coronavirus. Evitare il contatto inutile con le persone, soprattutto con chi ha il raffreddore o mostra sintomi influenzali. Non toccarsi occhi, naso e bocca, per quanto possibile, e tenere puliti i telefoni. Lavare le mani più volte al giorno, almeno per 20 secondi.

Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo potrebbero essere superate al momento della lettura. Prima di richiedere un ESTA, informati sulla situazione coronavirus negli USA.

Attenzione: questo articolo concernente l’ESTA per gli USA è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti l’ESTA per gli USA.

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