Notizia | | 24/06/2024 | Tempo di lettura: ±3 minuti

Il governo neozelandese sta valutando la possibilità di introdurre un visto per i nomadi digitali (Digital Nomad Visa). Attualmente, i viaggiatori che desiderano lavorare in Nuova Zelanda per un periodo prolungato devono ancora richiedere un visto Working Holiday o un altro visto di lavoro.

La popolarità del visto per nomadi digitali

Il Digital Nomad Visa è rivolto ai cosiddetti “nomadi digitali”, ossia persone che non sono legate a un luogo di lavoro specifico e possono quindi lavorare dall’estero. Si tratta spesso di liberi professionisti o imprenditori che possono svolgere il loro lavoro in qualsiasi parte del mondo, purché abbiano accesso a Internet. Questo visto dà la possibilità di viaggiare per periodi più lunghi e di soggiornare in Paesi in cui il costo della vita è inferiore a quello europeo. Sempre più Paesi permettono ai nomadi digitali di vivere e lavorare con un apposito visto.

L’eventuale introduzione di un visto per i nomadi digitali da parte della Nuova Zelanda seguirebbe l’esempio di decine di altri Paesi. Attualmente, sono circa 50 i Paesi che offrono o che hanno annunciato l’intenzione di introdurre visti specifici per i nomadi digitali. Tra questi vi sono Paesi asiatici come l’Indonesia, lo Sri Lanka, il Giappone e la Thailandia, oltre ad alcuni Paesi sudamericani ed europei, come l’Italia, la Spagna, la Grecia e la Turchia.

Programma pilota da 250 visti

A marzo 2024, il ministro dell’Istruzione neozelandese Erica Stanford ha annunciato che la possibile introduzione di un visto per nomadi digitali era ancora in fase di studio. Durante la campagna elettorale, il partito della Stanford aveva già annunciato l’intenzione di condurre un test pilota, in cui sarebbero stati concessi 250 visti ai nomadi digitali. Ciò consentirebbe di capire se l’interesse per un visto per nomadi digitali è effettivamente abbastanza alto. Inizialmente, si prevede che il visto sarà valido per un soggiorno massimo di un anno.

Se da un lato il ministro è favorevole all’introduzione di un visto per nomadi digitali, dall’altro dichiara che le priorità del governo neozelandese riguardano altri settori della politica di immigrazione. Di conseguenza, potrebbe passare del tempo prima che il visto venga effettivamente lanciato.

I vantaggi economici del visto

I sostenitori affermano che l’introduzione del Digital Nomad Visa non gioverebbe solo ai nomadi digitali che desiderano lavorare in Nuova Zelanda, ma anche agli stessi cittadini neozelandesi. Infatti, l’arrivo di professionisti e lavoratori altamente qualificati darebbe impulso all’economia locale. Gli oppositori, al contrario, sostengono che i benefici fiscali di cui spesso godono i nomadi digitali sarebbero ingiusti nei confronti dei cittadini neozelandesi. I critici si chiedono se sia giusto concedere agevolazioni fiscali agli stranieri che spesso guadagnano più dei neozelandesi che svolgono un lavoro simile.

Come lavorare in Nuova Zelanda

Non è ancora chiaro se e quando verrà introdotto il visto per nomadi digitali in Nuova Zelanda. Attualmente, i viaggiatori che desiderano lavorare in Nuova Zelanda possono richiedere diversi visti. Il visto più adatto dipende da fattori come la durata del soggiorno e il lavoro che si intende svolgere in Nuova Zelanda. I viaggiatori fino a 30 o 35 anni che desiderano viaggiare e lavorare in Nuova Zelanda per pagare il proprio soggiorno possono utilizzare il visto Working Holiday. Questo visto consente di soggiornare in Nuova Zelanda per un anno e di lavorare per diversi datori di lavoro.

Se desiderate soggiornare in Nuova Zelanda per meno di 3 mesi e non intendete essere assunti da un’organizzazione neozelandese, potete richiedere una NZeTA. Questa autorizzazione di viaggio digitale è molto più economica del visto Working Holiday per la Nuova Zelanda. La NZeTA consente di partecipare a riunioni di lavoro ed eventi, a condizione che siate impiegati da un’organizzazione con sede fuori dalla Nuova Zelanda.

Visti.it è un'agenzia di visti commerciale e professionale che fornisce assistenza ai viaggiatori nell'ottenimento di documenti quali il visto per la Nuova Zelanda. Visti.it, partner ufficiale della International Air Transport Association (IATA) con numero di iscrizione 57231226, agisce da mediatore, non è uno studio legale, non impiega avvocati, non fornisce consulenza legale e non è in alcun modo associata a un governo. È possibile richiedere un visto anche direttamente al Dipartimento per lʼImmigrazione (123 NZD per visto, tramite nzeta.immigration.govt.nz). Tuttavia, senza assistenza in italiano. Se presenti la richiesta tramite Visti.it, il nostro centro di assistenza sarà a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, controlleremo personalmente la tua richiesta e tutti i documenti da te forniti prima di inoltrare tutto al Dipartimento per lʼImmigrazione. In caso di sospetti errori o omissioni, ti contatteremo subito personalmente per garantire che la tua richiesta possa comunque essere elaborata velocemente e correttamente. Per usufruire dei nostri servizi, paghi le tariffe consolari di 123 NZD, che pagheremo al Dipartimento per lʼImmigrazione a nome tuo, oltre al costo di servizio di 31,36 €, come compenso per la nostra mediazione, IVA inclusa. I nostri servizi hanno già permesso a molti viaggiatori di evitare seri problemi in viaggio. Se una richiesta dovesse essere respinta nonostante la nostra assistenza e verifica, rimborseremo lʼintero importo dʼacquisto (a meno che una richiesta di visto Nuova Zelanda per lo stesso viaggiatore non sia già stata respinta in precedenza). Clicca qui per saperne di più sui nostri servizi.