Turisti e viaggiatori d’affari sono di nuovo i benvenuti in Nuova Zelanda. Il 20 ottobre 2022 sono state revocate le ultime misure contro il coronavirus (COVID-19) per i viaggi internazionali in Nuova Zelanda. Leggi questa pagina sull’attuale situazione legata al coronavirus nel Paese per prepararti bene al viaggio.

Il coronavirus (COVID-19) in Nuova Zelanda

Durante la pandemia, la Nuova Zelanda è riuscita a proteggersi relativamente bene dal coronavirus. All’inizio del 2020 è stato imposto un rigido divieto d’ingresso, anche ai viaggiatori già in possesso di un visto. Coloro che hanno ottenuto un’eccezione al divieto d’ingresso hanno dovuto passare due settimane in quarantena dopo l’arrivo. Anche grazie a queste misure, il numero di infezioni è rimasto relativamente basso rispetto ad altri Paesi.

Solo a febbraio 2022 sono stati registrati per la prima volta più di mille risultati positivi ai test per il coronavirus in un solo giorno in Nuova Zelanda. Il tasso di infezione all’epoca era molto alto, ma da allora è tornato ad abbassarsi. Circa l’85% di tutto i neozelandesi sono completamente vaccinati. Per questo motivo, nel 2024 l’impatto del coronavirus sulla salute pubblica in Nuova Zelanda è minimo.

Il coronavirus (COVID-19) ha portato a misure drastiche anche in Nuova ZelandaLa Nuova Zelanda ha revocato il divieto d’ingresso che era stato imposto per contrastare il coronavirus (COVID-19)

Vacanze e viaggi d’affari di nuovo possibili

Le frontiere della Nuova Zelanda sono state chiuse ai viaggiatori d’affari e ai turisti dal 18 marzo 2020 fino al 1 maggio 2022. Ora le frontiere sono di nuovo aperte e da settembre 2022 i viaggiatori non devono più dimostrare di essere vaccinati contro il COVID-19. Non è più obbligatorio nemmeno effettuare un test COVID-19 prima della partenza. La Nuova Zelanda segue così l’esempio dell’Australia, dove da tempo non è più obbligatorio dimostrare l’avvenuta vaccinazione o il risultato di un test.

Il 20 ottobre 2022, la Nuova Zelanda ha abolito le ultime misure relative al COVID-19 per i viaggi internazionali. Da allora, i viaggiatori non devono più compilare la New Zealand Traveller Declaration o sottoporsi a un test COVID-19 dopo l’arrivo. Viaggi in Nuova Zelanda nel 2024 o più tardi? In tal caso, non è necessario che ti sottoponga al test COVID-19, a prescindere dallo stato di vaccinazione. Inoltre, non dovrai compilare alcuna dichiarazione né sottoporti a una quarantena. Tuttavia, dovrai comunque richiedere un visto per la Nuova Zelanda.

Richiedere il visto Nuova Zelanda

Puoi richiedere il visto necessario con largo anticipo rispetto alla partenza per la Nuova Zelanda. Sia per una vacanza che per un viaggio d’affari, puoi usare la cosiddetta NZeTA, un tipo di visto valido per due anni e utilizzabile per un numero illimitato di viaggi in Nuova Zelanda. Ogni soggiorno in Nuova Zelanda può durare fino a 3 mesi consecutivi (6 mesi consecutivi per i viaggiatori titolari di un passaporto del Regno Unito). Complessivamente, la NZeTA permette a tutti i viaggiatori di trascorrere fino a 6 mesi all’anno in Nuova Zelanda. La NZeTA è adatta ai viaggiatori con nazionalità di Italia, tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea, Svizzera e Regno Unito.

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Le conseguenze del coronavirus sul viaggio di ritorno in Italia

Il governo italiano consente i viaggi in Nuova Zelanda e, in assenza di sintomi compatibili con il coronavirus, i viaggiatori italiani completamente vaccinati possono rientrare in Italia senza restrizioni. Naturalmente rimane necessario rispettare le misure contro il coronavirus ancora in vigore in Italia.

Esonero da responsabilità: il coronavirus ha già causato molte sorprese e le misure sono a volte difficili da prevedere. Anche se questa pagina sulla situazione relativa al coronavirus in Nuova Zelanda è stata redatta con cura, le informazioni contenute in questa pagina non conferiscono alcun diritto. Per avere un quadro aggiornato della situazione, consulta anche la tua compagnia aerea e/o la tua agenzia di viaggi.

Visti.it è un'agenzia di visti commerciale e professionale che fornisce assistenza ai viaggiatori nell'ottenimento di documenti quali il visto per la Nuova Zelanda. Visti.it, partner ufficiale della International Air Transport Association (IATA) con numero di iscrizione 57231226, agisce da mediatore, non è uno studio legale, non impiega avvocati, non fornisce consulenza legale e non è in alcun modo associata a un governo. È possibile richiedere un visto anche direttamente al Dipartimento per lʼImmigrazione (123 NZD per visto, tramite nzeta.immigration.govt.nz). Tuttavia, senza assistenza in italiano. Se presenti la richiesta tramite Visti.it, il nostro centro di assistenza sarà a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, controlleremo personalmente la tua richiesta e tutti i documenti da te forniti prima di inoltrare tutto al Dipartimento per lʼImmigrazione. In caso di sospetti errori o omissioni, ti contatteremo subito personalmente per garantire che la tua richiesta possa comunque essere elaborata velocemente e correttamente. Per usufruire dei nostri servizi, paghi le tariffe consolari di 123 NZD, che pagheremo al Dipartimento per lʼImmigrazione a nome tuo, oltre al costo di servizio di 30,85 €, come compenso per la nostra mediazione, IVA inclusa. I nostri servizi hanno già permesso a molti viaggiatori di evitare seri problemi in viaggio. Se una richiesta dovesse essere respinta nonostante la nostra assistenza e verifica, rimborseremo lʼintero importo dʼacquisto (a meno che una richiesta di visto Nuova Zelanda per lo stesso viaggiatore non sia già stata respinta in precedenza). Clicca qui per saperne di più sui nostri servizi.