Notizia | | 09/09/2024 | Tempo di lettura: ±4 minuti

Il governo neozelandese ha annunciato che la tassa di soggiorno International Visitor Conservation and Tourism Levy (IVL) subirà un aumento di 100 dollari neozelandesi a partire dal 1° ottobre 2024. Il pagamento della tassa di soggiorno dovrà essere effettuato insieme al pagamento della NZeTA, l’autorizzazione di viaggio per la Nuova Zelanda.

L’International Visitor Conservation and Tourism Levy

L’International Visitor Conservation and Tourism Levy è una tassa di soggiorno che il governo neozelandese percepisce per finanziare progetti sostenibili volti alla protezione del patrimonio naturale e al miglioramento delle infrastrutture in Nuova Zelanda. La tassa viene imposta ai turisti internazionali per far sì che il costo di questi progetti non ricada interamente sui cittadini neozelandesi. Si tratterebbe di un’iniziativa giusta anche a detta delle autorità neozelandesi, secondo cui i turisti utilizzano le infrastrutture e beneficiano delle bellezze naturali che il Paese ha da offrire proprio come i residenti della Nuova Zelanda.

L’International Visitor Conservation and Tourism Levy deve essere pagata da quasi tutti i viaggiatori internazionali. Viene fatta eccezione per coloro che si recano in Nuova Zelanda solo per un transito, per i cittadini di Nuova Zelanda e Australia, per i diplomatici e per gli abitanti di alcune isole del Pacifico.

Pagamento dell’IVL durante la richiesta di NZeTA

Il pagamento dell’International Visitor Conservation and Tourism Levy deve avvenire durante la richiesta di visto o di NZeTA. La NZeTA è un’autorizzazione di viaggio obbligatoria per i cittadini dei Paesi esenti dall’obbligo di visto per la Nuova Zelanda, tra cui anche l’Italia. Richiedere la NZeTA è più semplice, veloce ed economico che richiedere un visto per la Nuova Zelanda. La procedura di richiesta, infatti, si svolge interamente online. Una volta concessa, la NZeTA viene collegata elettronicamente al passaporto del viaggiatore.

L’IVL deve essere pagata insieme alla richiesta di NZeTA. Nel costo delle richieste di NZeTA presentate su Visti.it è già incluso anche il costo della tassa di soggiorno obbligatoria. Puoi effettuare il pagamento in modo semplice e sicuro con Visa, Mastercard, Nexi, American Express, Postepay, PayPal, Google Pay o Apple Pay.

Sondaggio sulla tassa di soggiorno

Il nuovo Ministero degli affari, dell’innovazione e dell’occupazione del governo neozelandese ha condotto un sondaggio pubblico per trarre spunti su eventuali modifiche da apportare all’International Visitor Conservation and Tourism Levy. Il Ministero ha ricevuto più di 1.100 risposte da cui è emerso che, secondo l’88% dei partecipanti, le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno non sarebbero sufficienti e sarebbero necessari finanziamenti maggiori per sostenere la salvaguardia ambientale e il turismo. Secondo più del 90% dei partecipanti, per coprire i costi del turismo sarebbe necessario aumentare l’International Visitor Conservation and Tourism Levy.

Aumento dei costi in diversi settori

Attualmente, il costo della tassa di soggiorno ammonta a 35 dollari neozelandesi (circa 20 euro) a persona. A partire dal 1° ottobre, l’importo sarà quasi triplicato e raggiungerà i 100 dollari neozelandesi (circa 56 euro). Inoltre, gli aumenti non si limiteranno all’International Visitor Conservation and Tourism Levy e le autorità neozelandesi hanno già annunciato che, sempre dal 1° ottobre, anche il costo di vari tipi di visto per la Nuova Zelanda subirà un aumento. I costi per i turisti e gli altri visitatori aumenteranno quindi su diversi fronti.

Critiche all’aumento di prezzo

Sebbene la grande maggioranza dei partecipanti al sondaggio in Nuova Zelanda si dica favorevole all’aumento della tassa di soggiorno, la nuova disposizione ha creato anche molta insoddisfazione.

La Tourism Industry Aotearoa, associazione indipendente che rappresenta il settore turistico neozelandese, si dice delusa da questa misura e sostiene che l’aumento dei prezzi nuocerà gravemente alla competitività internazionale del Paese sul piano del turismo. Anche l’International Air Transport Association (IATA) ha espresso preoccupazioni in merito all’aumento dell’IVL. In Paesi come l’Australia, il Canada e gli Stati Uniti, la ripresa del trasporto aereo dopo la pandemia di Covid-19 è ancora in atto e una misura come questa potrebbe rendere la Nuova Zelanda una meta meno attraente agli occhi dei viaggiatori.

Il Ministro del turismo neozelandese Matt Doocey si aspetta tuttavia che l’aumento della tassa di soggiorno avrà effetti minimi sul numero di viaggiatori che visiteranno la Nuova Zelanda. Secondo il Ministro, la tassa di 100 dollari rappresenta meno del 3% della spesa totale dei turisti e l’aumento dell’IVL non rappresenterà un ostacolo per i viaggiatori che intendono visitare la Nuova Zelanda.

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