L’Egitto è da tempo una delle destinazioni turistiche più popolari del Medio Oriente grazie alle celebri Piramidi di Giza e ad attrazioni suggestive come i templi di Luxor, nel sud del Paese. Anche le località balneari come Alessandria e le spiagge del Mar Rosso contribuiscono ad attirare numerosi visitatori. Continua a leggere per scoprire di più su questa celebre meta turistica.

La maggior parte degli oltre 100 milioni di abitanti egiziani vive nella stretta striscia di terra che fiancheggia il Nilo. Poiché si tratta solo di una piccola parte dell’intero territorio egiziano, molte delle città di questo Paese sono particolarmente affollate.

Nonostante la forte crescita economica registrata in Egitto negli ultimi anni, un terzo della popolazione egiziana vive ancora al di sotto della soglia di povertà. L’economia dell’Egitto dipende fortemente dal turismo, settore colpito fortemente durante la pandemia di Covid-19. Dal 2021, il settore turistico egiziano è in fase di ripresa. Per favorire la crescita del numero di turisti, nel mese di aprile 2022 il governo egiziano ha aggiunto 78 Paesi al sistema di visti elettronici.


Fatti e cifre

Lingua Arabo
Abitanti 105 milioni
Capitale Il Cairo (10 milioni di abitanti)
Religione Islam (90%) e Cristianesimo (10%)
Valuta Sterlina egiziana (EGP)
Differenza di fuso orario Nessuna (d’estate) o 1 ora (d’inverno)
Durata del viaggio Da 3 a 4 ore
Elettricità 220V, 50Hz (come in Italia)
Adattatore da viaggio Non necessario
Acqua del rubinetto Non potabile
Visto Visto obbligatorio
Sicurezza Consulta i Consigli di viaggio per l’Egitto

Mappa

L’Egitto si trova quasi interamente nell’estremità nord orientale dell’Africa e confina con Israele a nordest, con il Sudan a sud e con la Libia a ovest. La piccola parte di Egitto che confina con Israele, ovvero la Penisola del Sinai, si trova in Asia. Il Nilo rappresenta la linfa vitale della società egiziana. La maggior parte della popolazione vive in città che costeggiano questo fiume. Il resto del territorio egiziano è composto principalmente da zone desertiche. Il Canale di Suez, che traccia il confine tra la parte africana e la parte asiatica dell’Egitto, collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo.


Storia

L’Antico Egitto: terra di piramidi e faraoni
La civiltà dell’antico Egitto è annoverata tra le più antiche al mondo. Già migliaia di anni avanti Cristo, nella zona intorno al Nilo veniva praticata l’agricoltura. L’area fu unita sotto la prima antica dinastia circa 3000 anni avanti Cristo. A partire da questo momento, si inizia a parlare di antico Egitto faraonico. I faraoni rimasero al potere per circa 3000 anni. Risalgono a questo periodo le celebri piramidi, la Sfinge di Giza e la Valle dei Re, dove fu scoperta la tomba di Tutankhamon. L’indipendenza egiziana cessò nel 332 a.C., quando Alessandro Magno annesse l’Egitto alla Grecia.

I nuovi dominatori dell’Egitto: Greci, Romani e Arabi
Dopo la conquista di Alessandro Magno, l’Egitto rimase per circa 300 anni sotto il dominio greco, fino all’annessione all’Impero Romano nel 30 a.C. Per questo motivo, oltre ai resti risalenti all’epoca faraonica, in Egitto è possibile visitare anche rovine greche e romane. Nel VII secolo, l’Egitto fu conquistato dagli arabi, che costituiscono tuttora l’etnia dominante del Paese.

Nel corso dei secoli seguenti, sempre più egiziani si convertirono all’Islam. Tuttavia, anche il Cristianesimo continuò ad avere una certa rilevanza. La maggior parte dei cristiani in Egitto appartiene oggi alla Chiesa copta, una delle chiese cristiane più antiche del mondo. A seconda dei governanti, questa minoranza è stata più o meno repressa nel corso della storia, lasciando comunque un segno indelebile sulla cultura egiziana.

La modernizzazione dell’Egitto: Ottomani, francesi, britannici e indipendenza
All’inizio del sedicesimo secolo, l’Egitto passò sotto un nuovo dominio. Già a partire dal tardo Medioevo, gli Ottomani avevano iniziato a espandersi dall’attuale Turchia e nel corso del sedicesimo secolo avevano conquistato il Mediterraneo orientale. A partire da questo momento, la società egiziana rimase sotto il dominio turco per più di 400 anni.

Questo periodo terminò alla fine del diciottesimo secolo con l’attacco dei francesi guidati da Napoleone. I francesi furono presto cacciati, ma l’Egitto rimase in una situazione di caos. Ne approfittò Mehmet Ali, inizialmente comandante dell’esercito degli Ottomani, che acquisì il potere e fondò l’Egitto moderno. Pur rimanendo sotto il controllo ottomano, Mehmet Ali mise gli interessi dell’Egitto al primo posto e intraprese addirittura diverse guerre contro i suoi vecchi comandanti. Alla fine del diciannovesimo secolo, l’Egitto cadde in mano al controllo inglese e solo nel 1922 ottenne ufficialmente l’indipendenza.

Storia recente
Nel 1922, l’Egitto ottenne parziale indipendenza dalla corona britannica. Nel 1952 ebbe luogo un colpo di stato che trasformò l’Egitto da monarchia a repubblica. Salì al potere una nuova generazione di governanti guidata dal capo dell’esercito Gamal Abd el-Nasser. Ispirato da ideologie socialiste, Nasser cercò di rendere l’Egitto una superpotenza. La sua politica portò a conflitti con le potenze occidentali e con Israele, ma sotto il suo comando l’Egitto fu per decenni una nazione di successo esemplare agli occhi degli altri leader arabi.

I successori di Nasser tentarono di conservare il successo dell’Egitto, ma a causa delle sconfitte militari e delle difficoltà economiche, il Paese perse gradualmente potere. I presidenti egiziani hanno continuato a governare con politiche autoritarie che sono sfociate in una rivolta popolare nel 2010. Per qualche anno è sembrato che l’Egitto si stesse trasformando in una democrazia, fino al colpo di Stato del 2013 guidato da Abdel Fattah al-Sisi, attuale presidente autocrate del Paese.

La Sfinge in EgittoLa Sfinge di Giza, una delle più antiche e famose costruzioni egiziane


Attrazioni turistiche

L’Egitto ha tantissimo da offrire sul fronte del turismo. Le attrazioni turistiche più conosciute del Paese sono senza dubbio le Piramidi e la Sfinge di Giza, situate a pochi passi dal Cairo e quindi facilmente visitabili da chi si trova nei pressi della capitale. Il Cairo ospita inoltre uno dei musei più famosi al mondo: il Museo Egizio. Qui è esposta la maschera mortuaria del faraone Tutankhamon, insieme a migliaia di altri ritrovamenti antichi. Nella capitale egiziana si trovano anche numerosi altri musei, come il Museo Copto e la Cittadella del Cairo, un castello risalente all’epoca del generale arabo Saladino.

Percorrendo il Nilo verso sud a partire dal Cairo si arriva a Luxor, conosciuta anticamente come Tebe, che fu a lungo la capitale dell’antico impero egiziano. Le centinaia di templi e di statue antiche conservate a Luxor fanno di questa città una meta imperdibile. Nel remoto sud del Paese si trovano poi i templi di Abu Simbel, un po’ più difficili da raggiungere, ma considerati da molti turisti il momento culminante del loro viaggio in Egitto. I templi scavati nella roccia risalgono a più di 3000 anni fa e sono tuttora visitabili.

La città costiera più famosa dell’Egitto è Alessandria. Questa città ha circa la metà degli abitanti del Cairo e di conseguenza una densità significativamente inferiore. La sua prossimità al Mediterraneo, inoltre, conferisce alla città un’atmosfera di maggiore apertura. Nei dintorni di Alessandria si trovano numerose spiagge e siti di immersione, anch’essi ricchi di interessanti edifici storici.


Popolazione e cultura

La maggior parte della popolazione egiziana aderisce alla corrente sunnita dell’Islam, con conseguenze dirette sulla vita quotidiana. I richiami alla preghiera delle moschee risuonano nelle città cinque volte al giorno, scandendo il ritmo quotidiano della vita in Egitto. Molti egiziani pregano più volte al giorno, anche in luoghi pubblici. Un altro elemento fondamentale della società egiziana è la famiglia. Ogni venerdì, il giorno più importante della settimana secondo l’Islam, è usanza riunirsi con la famiglia attorno ad abbondanti pasti.

La cucina egiziana è molto varia e caratterizzata da aspetti che la differenziano di molto dalla gastronomia di altri Paesi arabi. Molti piatti sono vegetariani e contengono molti legumi, ma non mancano le pietanze a base di pollo e agnello. La carne di maiale, invece, è difficilmente reperibile in quanto impura secondo la dottrina islamica.

La lingua ufficiale dell’Egitto è l’arabo standard, ma nella vita di tutti i giorni vengono utilizzati i molti dialetti egiziani della lingua araba. Alcuni di questi dialetti sono così diversi dall’arabo standard da sembrare una lingua totalmente diversa. Oltre all’arabo, in Egitto si parlano anche altre lingue. Nel sud del Paese ci sono comunità che parlano lingue berbere e una parte della popolazione cristiana parla la lingua copta, anche se principalmente in contesti religiosi.

Curiosità sull’Egitto

La Hollywood del Medio Oriente
Già dall’inizio del ventesimo secolo, l’Egitto gode di una fiorente industria cinematografica. Nel corso di questo secolo sono state realizzate migliaia di produzioni che hanno avuto successo in altri Paesi arabi. Negli anni 50, l’industria cinematografica egiziana era la terza più importante al mondo. Grazie al contatto con i film e le serie egiziane, molti Arabi hanno acquisito familiarità con il dialetto egiziano. Come risultato, l’arabo egiziano ha acquisito un prestigio che conserva ancora oggi.


Clima

Il clima è caldo e desertico in quasi tutto l’Egitto. Lungo il Nilo e sulle coste le temperature sono più basse, ma d’estate normalmente non si scende sotto i 30 gradi di giorno. In molte zone, soprattutto in quelle desertiche, si raggiungono regolarmente 40 gradi. Tuttavia, durante la notte le temperature nel deserto si abbassano di molto.

Il clima egiziano è caratterizzato da scarse precipitazioni. Anche contando i mesi autunnali e invernali, in Egitto cadono pochi millimetri di pioggia all’anno. Le precipitazioni sono generalmente più elevate nelle zone costiere che nell’entroterra. Ad Alessandria, ad esempio, a causa della maggiore umidità, le precipitazioni sono molto più abbondanti rispetto all’entroterra del sud, dove a volte non cade una goccia di pioggia per un intero anno.

A primavera, il Paese è attraversato da venti estremamente caldi e secchi provenienti da sudovest. Talvolta, un vento chiamato Khamsin crea impressionanti tempeste di sabbia.

A causa delle temperature estreme che si raggiungono in estate, il periodo più consigliato per una vacanza in Egitto è generalmente quello che va dall’autunno all’inizio della primavera. Se decidi di visitare l’Egitto durante l’estate, assicurati di portare con te adeguate protezioni contro il sole e il caldo, ma anche abiti più caldi per le fredde notti nel deserto.

Deserto egizianoIl paesaggio desertico dell’Egitto


Economia e valuta

Poiché l’Egitto è costituito quasi esclusivamente da deserto, il terreno coltivabile a disposizione è scarso. Le uniche zone fertili dell’Egitto si trovano nella Valle del Nilo e nel Delta del Nilo, che occupano solo una piccola percentuale del territorio nazionale. Ciononostante, l’agricoltura è il settore economico più importante del Paese. Gli agricoltori egiziani hanno dovuto fare i conti con le esondazioni del Nilo per molto tempo, ma con la costruzione della diga di Assuan negli anni ‘70 è diventato molto più semplice controllare la portata d’acqua del fiume. La diga genera anche molta elettricità ed è oggi uno dei maggiori fornitori di energia di tutto l’Egitto.

Anche il turismo è uno dei pilastri dell’economia egiziana. Tuttavia, il numero di turisti nel Paese ha subito un calo a causa dei conflitti politici che si sono verificati tra il 2010 e il 2014. Anche gli effetti nefasti della pandemia di Covid-19 sul turismo hanno inciso pesantemente sulla situazione economica di molti egiziani.

Ufficialmente l’Egitto è governato secondo principi socialisti, ma negli ultimi decenni ha esternalizzato sempre più settori al libero mercato. Dove possibile, il Paese cerca ancora di esercitare la propria influenza, ad esempio prescrivendo canoni di locazione fissi.

Pagamenti in Egitto
La valuta dell’Egitto è la sterlina egiziana (EGP). Una sterlina egiziana è composta da 100 piastre. Un euro equivale a 24,16 EGP (novembre 2022). Per i viaggiatori europei, la vita in Egitto è quindi relativamente economica.

Nella maggior parte dei casi è possibile pagare con carta di debito o di credito e non è necessario portare con sé grandi quantità di contanti. A seconda della banca, potrebbero però essere applicati costi di transazione. Informati sull’ammontare di questi costi di transazione prima della partenza. In caso di costi di transazione particolarmente alti, potrebbe essere più conveniente utilizzare i contanti.

Un altro motivo per cui è consigliato viaggiare con dei contanti è la mancia. Gli egiziani si aspettano di ricevere una mancia (baksheesh) anche per le commissioni più piccole, ad esempio se ti aiutano a portare i bagagli. Non deve trattarsi necessariamente di una grande somma, ma avere qualche moneta in tasca potrebbe rivelarsi utile.

Una delle moschee del CairoLa Moschea del Sultano Hassan al Cairo, capitale dell’Egitto


Sicurezza

Nonostante le problematiche che affliggono molti dei Paesi vicini, l’Egitto è un Paese relativamente sicuro. Come accade in molti altri Paesi, anche qui i turisti sono bersaglio di borseggiatori e venditori abusivi. Si consiglia quindi di prestare particolare attenzione, soprattutto nei luoghi affollati e nei pressi delle attrazioni turistiche più visitate. Se possibile, si consiglia di viaggiare in gruppo. Questo vale soprattutto per le donne, che hanno un rischio maggiore di essere vittime di comportamenti inappropriati. Il tasso di criminalità in Egitto è tuttavia piuttosto basso.

A causa dei disordini in Libia e Sudan, si raccomanda di evitare le zone di confine con questi Paesi vicini. È ugualmente sconsigliato recarsi nel nord della penisola del Sinai. Alcune aree di questo governatorato dell’Egitto sono state a lungo sotto il controllo di gruppi riconducibili all’ISIS e la minaccia terroristica è ancora presente, soprattutto per i turisti. Si raccomanda di evitare anche la parte settentrionale del Sinai del Sud.

Prima di partire, consulta i consigli di viaggio per l’Egitto in cui troverai diversi suggerimenti per viaggiare in sicurezza.


Fuso orario

Quando in Italia è inverno, l’Egitto è un’ora avanti. Durante i mesi estivi non c’è alcuna differenza di orario.


Richiesta di visto Egitto

Per fare un viaggio in Egitto è obbligatorio richiedere un visto. Puoi richiedere il tuo visto Egitto facilmente seguendo la procedura di richiesta online.
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