Notizia | | 18/09/2024 | Tempo di lettura: ±4 minuti

Le autorità britanniche hanno rivelato ulteriori dettagli sull’introduzione dell’ETA. Il numero di Paesi soggetti all’obbligo di ETA sarà ampliato in due fasi. I cittadini italiani diretti nel Regno Unito saranno tenuti a richiedere l’ETA a partire dal 2 aprile 2025.

Autorizzazione di viaggio digitale per il Regno Unito

L’ETA UK non è un visto, ma un’autorizzazione di viaggio digitale obbligatoria per i viaggiatori autorizzati a recarsi nel Regno Unito senza visto. La procedura di richiesta di questo documento elettronico si svolge interamente online. Una volta concessa, l’ETA viene collegata elettronicamente al passaporto del viaggiatore. L’ETA può essere usata per più soggiorni nel Regno Unito, ognuno con durata massima di 6 mesi.

Attualmente, i cittadini italiani possono recarsi in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord senza visto o ETA, ma la situazione sta per cambiare. A partire dal 2 aprile 2025, gli stessi viaggiatori dovranno essere in possesso di un’ETA o di un visto per essere ammessi nel Regno Unito. Richiedere un’ETA UK è molto più facile, veloce ed economico che richiedere un visto. Ai viaggiatori che ne soddisfano tutti i requisiti, si consiglia quindi di richiedere un’ETA anziché un visto.

Nazionalità che possono già richiedere l’ETA

Attualmente, solo i viaggiatori con la cittadinanza di alcuni Paesi del Medio Oriente possono richiedere l’ETA UK. Si tratta dei cittadini dei Paesi del cosiddetto Consiglio di Cooperazione del Golfo, ovvero Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Fino a poco tempo fa, anche i viaggiatori con passaporto giordano potevano utilizzare l’ETA UK. Dal 10 settembre 2024, tuttavia, i viaggiatori giordani avranno nuovamente bisogno di un visto per poter entrare nel Regno Unito.

ETA per i viaggiatori extraeuropei: dall’8 gennaio 2025

Presto, oltre ai sei Paesi mediorientali menzionati sopra, anche i viaggiatori di altri 49 Paesi potranno usufruire dell’ETA. A meno che non abbiano il passaporto di un Paese con cui non è (ancora) necessario richiedere un’ETA, i cittadini dei Paesi elencati di seguito potranno richiedere l’ETA UK dal 27 novembre 2024 e potranno recarsi nel Regno Unito con un’ETA a partire dall’8 gennaio 2025. Attualmente, i viaggiatori con il passaporto dei Paesi elencati di seguito possono ancora recarsi nel Regno Unito senza visto o ETA.

Paesi per cui l’ETA diventerà obbligatoria a partire dall’8 gennaio 2025
Antigua e Barbuda Argentina Australia
Bahamas Barbados Belize
Botswana Brasile Brunei
Canada Cile Colombia
Corea del Sud Costa Rica Giappone
Grenada Guatemala Guyana
Hong Kong Isole Marshall Isole Salomone
Israele Kiribati Macao
Maldive Malesia Mauritius
Messico Micronesia Nauru
Nicaragua Nuova Zelanda Palau
Panama Papua Nuova Guinea Paraguay
Perù Saint Kitts e Nevis Saint Vincent e Grenadine
Samoa Santa Lucia Seychelles
Singapore Stati Uniti d’America Taiwan
Tonga Trinidad e Tobago Tuvalu
Uruguay

ETA per i viaggiatori europei: dal 2 aprile 2025

Per i viaggiatori europei, l’obbligo di ETA sarà introdotto alcuni mesi più tardi. Sebbene in precedenza fosse stato annunciato che gli europei avrebbero potuto iniziare a richiedere l’ETA già dalla fine del 2024, ora sembra che l’obbligo entrerà in vigore solo a partire dal 2 aprile 2025. Il modulo di richiesta dell’ETA UK sarà disponibile per i cittadini italiani a partire dal 5 marzo 2025. Dal 2 aprile 2025, invece, questi viaggiatori potranno entrare nel Regno Unito solo se muniti di un’ETA o di un visto. Oltre ai cittadini italiani, a partire dal 2 aprile 2025 anche i viaggiatori dei seguenti Paesi europei dovranno essere in possesso di un’ETA o di un visto valido per poter entrare nel Regno Unito.

Paesi per cui l’ETA diventerà obbligatoria a partire dal 2 aprile 2025
Andorra Austria Belgio
Bulgaria Cipro Città del Vaticano
Croazia Danimarca Estonia
Finlandia Francia Germania
Grecia Islanda Italia
Lettonia Liechtenstein Lituania
Lussemburgo Malta Norvegia
Paesi Bassi Polonia Portogallo
Principato di Monaco Repubblica Ceca Romania
San Marino Slovacchia Slovenia
Spagna Svezia Svizzera
Ungheria

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