L’Indonesia è uno dei Paesi più grandi del Sud-est asiatico e conta quasi 300 milioni di abitanti. Di conseguenza, l’Indonesia è tra i Paesi più popolosi del mondo. Sparsi tra le numerose isole dell’arcipelago indonesiano vivono molti gruppi etnici diversi. Molti di questi gruppi hanno una lingua e una cultura proprie, che rendono l’Indonesia un Paese incredibilmente diversificato.

L’Indonesia sta diventando una meta turistica sempre più popolare. Isole come Bali e Lombok sono famosissime da anni, ma anche le isole più grandi come Giava e Sumatra stanno attirando sempre più visitatori. Continua a leggere per scoprire di più sulla storia, sulle attrazioni turistiche e sulla politica sui visti dell’Indonesia.


Fatti e numeri

Capitale Giacarta
Superficie 1.904.569 km2
Abitanti 276 milioni (2022)
Lingua ufficiale Indonesiano
Valuta Rupia indonesiana (IDR)
Religione Islam: 87%, cristianesimo: 10,5%, induismo: 1,7%, buddismo: 0,7%
Differenza di fuso orario Dalle 5 alle 8 ore
Durata del viaggio Tra le 14 e le 24 ore (anche in base al numero di scali)
Prese elettriche Adattatore non necessario
Acqua del rubinetto Non potabile
Visto Visto Indonesia obbligatorio

Mappa

Con una superficie di quasi 2 milioni di chilometri quadrati, l’Indonesia è il più grande Stato insulare del mondo. Il Paese conta almeno 17.000 isole, ma il numero esatto non è noto. Le isole più grandi dell’Indonesia sono Sumatra, Giava, Kalimantan, Sulawesi e Nuova Guinea. L’Indonesia condivide i suoi confini terrestri con alcuni altri stati insulari. Ad esempio, il Kalimantan confina a nord con la Malesia, la Nuova Guinea indonesiana confina con la Papua Nuova Guinea indipendente e la parte indonesiana di Timor confina con Timor Leste. Inoltre, l’Indonesia condivide i suoi confini marittimi con Paesi come l’Australia e le Filippine. La capitale dell’Indonesia è Giacarta, che conta più di 10 milioni di abitanti ed è situata sull’isola di Giava.


Storia

Regni induisti e buddisti in Indonesia
Già nella preistoria, l’Indonesia era abitata da un gran numero di popoli. Le prime società urbane probabilmente sorsero nel corso del quarto secolo. Così nacquero il Regno di Tarumanagara, a ovest di Giava, e il Regno di Kutai, a est dell’attuale Borneo. Questi regni erano governati secondo i principi induisti. L’induismo si era infatti lentamente diffuso attraverso l’arcipelago indonesiano nel corso dei primi secoli dopo Cristo.

Anche il buddismo divenne gradualmente una religione importante nell’ovest dell’attuale Indonesia. Emerse il Regno di Shrivijaya, un regno buddista che, a partire dal settimo secolo, controllava ampie parti dell’Indonesia occidentale e parti del Sud-est asiatico. Monaci provenienti dal Sud-est asiatico e dalla Cina venivano in questo regno per studiare. A Giava sorse la dinastia buddista Shailendra, sotto cui venne costruito Borobudur, il tempio buddista più grande al mondo.

BorobudurBorobodur è il tempio buddista più grande al mondo

Dalla fine del tredicesimo secolo fino all’inizio del sedicesimo secolo, l’Impero Majapahit dominò gran parte dell’attuale Indonesia. Il comandante militare Gajah Mada fu uno dei principali responsabili dell’espansione dell’impero. Sotto il suo governo, l’impero raggiunse il suo apice. Per questo motivo, Gajah Mada è ricordato ancora oggi in Indonesia.

L’ascesa dell’islam
Nel corso del Medioevo, sempre più viaggiatori e commercianti arabi visitarono le isole indonesiane. Di conseguenza, l’islam cominciò a radicarsi maggiormente in Indonesia. Mentre l’Impero Majapahit perdeva influenza, sorsero vari sultanati islamici a Giava, Sumatra e nella penisola malese.

L’Indonesia non si convertì all’islam in un colpo solo. Esistevano ancora grandi gruppi di induisti e buddisti. A partire dal sedicesimo secolo, gli esploratori europei portarono in Indonesia anche il cristianesimo.

La colonizzazione europea dell’Indonesia
Dalla fine del XV secolo, i portoghesi iniziarono a mappare la costa africana. L’obiettivo era trovare una via marittima per l’Asia al fine di esercitare un maggiore controllo sul commercio delle spezie. I portoghesi conquistarono Malacca nella penisola malese nel 1512. Lentamente, l’influenza portoghese si diffuse nel resto dell’Indonesia. Così anche il cristianesimo poté diffondersi, grazie ai numerosi missionari cattolici che si recarono in Indonesia.

Oltre ai portoghesi, anche inglesi e francesi fondarono diverse basi commerciali nel Sud-est asiatico. Tuttavia, furono gli olandesi a predominare sulle isole dell’attuale Indonesia. Nel 1619 fu fondata Batavia (l’attuale Giacarta), che divenne la capitale delle Indie orientali olandesi.

Moschea IndonesiaL’islam è la religione più diffusa in Indonesia

Gli Olandesi in Indonesia
Inizialmente, gli olandesi controllavano solo alcune località costiere per gestire il commercio di spezie. Tuttavia, esistevano ancora molti regni e sultanati indonesiani indipendenti. Col tempo, questi stati furono sempre più minacciati dall’espansionismo olandese.

All’inizio del XIX secolo, a causa delle guerre napoleoniche, l’Indonesia fu brevemente sotto il controllo francese e britannico. Quando ripresero il controllo nel 1816, gli olandesi introdussero una politica autoritaria. Venne istituito il sistema delle colture, il che significava che una parte della produzione degli agricoltori locali doveva essere destinata direttamente al mercato europeo.

Furono condotte diverse guerre contro i governanti indigeni. Uno dei conflitti più noti e sanguinosi fu la guerra di Aceh. Il sultanato di Aceh governava il nord di Sumatra. Nel 1873, il sultanato entrò in guerra con gli olandesi. Il conflitto durò fino al 1904, dopodiché le aree del sultanato passarono sotto il controllo olandese. Durante questo periodo, quasi tutta l’Indonesia moderna finì sotto il dominio olandese.

La lotta per l’indipendenza
All’inizio del XX secolo, emersero movimenti nazionalisti in Indonesia che cercavano una maggiore partecipazione della popolazione locale. Gli olandesi repressero ogni forma di resistenza imprigionando migliaia di ribelli. Durante la seconda guerra mondiale, quando l’Indonesia fu occupata dai giapponesi, il governo coloniale olandese fu temporaneamente interrotto. I giapponesi simpatizzavano con il movimento nazionale indonesiano. Emersero leader come Sukarno, che dichiarò l’indipendenza dell’Indonesia dopo la fine dell’occupazione giapponese nel 1945.

Gli olandesi non accettarono l’indipendenza dell’Indonesia e inviarono l’esercito per reprimere i ribelli. Dopo una guerra di quattro anni, gli Stati Uniti costrinsero i Paesi Bassi a cessare le ostilità. L’indipendenza indonesiana divenne così una realtà.

Sukarno presidente
Sukarno fu celebrato come il grande liberatore dell’Indonesia e fu proclamato presidente della Repubblica di Indonesia subito dopo l’indipendenza. I primi anni della repubblica indipendente furono caratterizzati da instabilità politica, in parte a causa della diversità dell’Indonesia. Le molteplici differenze tra le varie isole e gruppi etnici resero difficile determinare una linea politica nazionale. Sulle isole di Sumatra e Sulawesi, emersero leader ribelli che cercarono di rovesciare il governo di Giacarta. Sukarno riuscì a sconfiggere i ribelli e instaurò un regime autoritario, basato in gran parte su principi socialisti.

Nel 1962 si arrivò quasi a un conflitto militare con l’ex colonizzatore. I Paesi Bassi, infatti, controllavano ancora l’ovest della Nuova Guinea. Dopo la mediazione delle Nazioni Unite, la Nuova Guinea occidentale divenne anch’essa parte dell’Indonesia. Tuttavia, una gran parte della popolazione locale aspirava a uno Stato indipendente. L’esercito indonesiano soffocò con la forza questi movimenti indipendentisti.

Skyline di GiacartaGiacarta ha vissuto uno straordinario momento di crescita negli ultimi 50 anni

Lo sviluppo dello Stato indonesiano moderno
Nel corso degli anni ‘60, l’influenza comunista in Indonesia crebbe notevolmente. Nel 1968, il comandante militare Suharto effettuò un colpo di Stato anti-comunista. Sukarno fu destituito e almeno mezzo milione di comunisti furono uccisi dall’esercito.

Sotto Suharto, si sviluppò uno Stato militare fortemente centralizzato. Tuttavia, l’Indonesia fu sostenuta da molti Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, poiché Suharto era un fedele alleato contro il comunismo. Così, nel 1975, l’esercito indonesiano invase Timor Leste, ufficialmente per reprimere il comunismo. Il regime indonesiano cercò di integrare Timor Leste nella Repubblica Indonesiana, ma a causa della resistenza persistente degli Est-timoresi, il Paese divenne nuovamente indipendente nel 2002.

Nella seconda metà del XX secolo, l’Indonesia sperimentò una rapida crescita economica. Tuttavia, nel 1997, una grande crisi economica portò infine alle dimissioni di Suharto. Negli anni successivi, l’economia riuscì a riprendersi parzialmente, fino a quando un grande tsunami nel 2004 causò enormi devastazioni in gran parte dell’arcipelago. Ancora oggi l’Indonesia è vulnerabile ai disastri naturali, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici.


Cultura

L’arcipelago indonesiano è caratterizzato da una grande diversità culturale. Il motto nazionale dell’Indonesia è infatti “unità nella diversità”. Poiché molte isole sono rimaste relativamente isolate dal resto del mondo per secoli, su queste isole si è sviluppata una cultura unica. Sebbene l’islam sia la religione dominante in Indonesia, ci sono ancora molte tracce dell’induismo e del buddismo. Molti antichi monumenti risalgono al periodo dei regni induisti e buddisti.

L’Indonesia è uno dei Paesi con la maggiore varietà linguistica al mondo. L’indonesiano, una variante del malese, è la lingua ufficiale dell’Indonesia, ma si parlano circa 700 altre lingue locali. Nelle comunicazioni ufficiali del governo e nella maggior parte dei mass media viene utilizzato l’indonesiano, mentre molte persone parlano un’altra lingua nella vita quotidiana. Le due lingue con il maggior numero di parlanti oltre all’indonesiano sono entrambe parlate a Giava: il giavanese e il sundanese (parlato principalmente a Giava Occidentale). Soprattutto nella Nuova Guinea Occidentale si parlano molte lingue locali.

L’Indonesia è anche nota per i suoi numerosi stili di abbigliamento unici. Quasi ogni isola ha le sue tradizioni e ogni tribù ha i suoi costumi tradizionali. Il batik, tessuto artigianale riccamente decorato, è famosa in tutto il mondo. In tutta l’Indonesia si indossano abiti realizzati in batik, specialmente durante le occasioni festive. Un altro capo tipico indonesiano è il songkok. Il songkok è un copricapo nero rotondo, indossato principalmente dagli uomini musulmani durante le occasioni ufficiali. Il presidente dell’Indonesia indossa quasi sempre un songkok in pubblico.

Donne che fanno il batikFare il batik è un vero e proprio mestiere

Festività in Indonesia

Grazie alla diversità culturale, in Indonesia si festeggiano moltissime ricorrenze. Molti enti pubblici sono chiusi in occasione delle festività.

Data Festeggiamenti e tradizioni
Capodanno - 1 gennaio In Indonesia, il Capodanno viene festeggiato in diversi modi. A Yogyakarta e dintorni, migliaia di lanterne vengono accese per annunciare l’inizio del nuovo anno, mentre in molte grandi città si festeggia con fuochi d’artificio.
Isra e Mi’raj - la data cambia in base al calendario islamico, nel 2024 è l’8 febbraio In questo giorno si celebra il viaggio notturno del Profeta Maometto. Secondo la tradizione, in questo giorno Maometto viaggiò verso il Cielo, dove ricevette da Dio l’ordine di fondare l’islam. Gli uffici governativi, le banche e molti negozi sono chiusi in questo giorno.
Capodanno cinese- tra gennaio e febbraio Sebbene la popolazione cinese sia una minoranza in Indonesia, il Capodanno cinese è una festa nazionale.
Nyepi - marzo Il Nyepi, noto anche come Capodanno balinese, viene celebrato prettamente dagli induisti balinesi. Per 24 ore tutta Bali si ferma. Le luci vengono abbassate e si deve fare meno rumore possibile. Si tratta di un giorno di contemplazione da trascorrere a casa, digiunando e rimanendo in silenzio.
Pasqua - marzo e/o aprile L’Indonesia ospita una grande minoranza cristiana. In ciascuna isola, le comunità cristiane interpretano la Pasqua a modo loro.
Lebaran - le date cambiano in base al calendario islamico, nel 2024 sono il 9/10 aprile (festa di rottura del digiuno) e il 16 giugno (festa del sacrificio) Lebaran è il nome indonesiano della festa di rottura del digiuno e della festa del sacrificio. La festa di rottura del digiuno si celebra alla fine del Ramadan, mentre la festa del sacrificio segue qualche mese dopo. Durante questi giorni, molte persone non lavorano. Anche gli enti governativi restano spesso chiusi per diversi giorni.
Waisak - maggio Il Waisak è una delle feste più importanti del buddismo. In questo giorno si commemora la vita di Buddha. L’evento più importante si svolge a Borobudur, il più grande tempio buddista del mondo che sorge sull’isola di Giava. I buddisti di tutto il mondo si recano a Borobodur per pregare insieme e accendere le lanterne.
Pancasila - 1 giugno In questa giornata si ricordano i 5 principi fondamentali dello Stato indonesiano: la fede in Dio, la civiltà, l’unità del popolo indonesiano, la democrazia del consenso e la giustizia sociale.
Capodanno islamico - la data cambia in base al calendario islamico, nel 2024 è il 7 luglio Il Capodanno islamico viene celebrato in diversi modi, ad esempio con parate e riti sacrificali. Gli uffici governativi sono chiusi.
Festa dell’Indipendenza - 17 agosto Durante la Festa dell’Indipendenza indonesiana si svolgono diverse cerimonie ufficiali. Ad esempio, la bandiera viene issata e ammainata in molti luoghi del Paese. Ci sono anche parate, competizioni e altre attività.
Nascita di Maometto - nel 2024 si celebra il 15 e il 16 settembre Il compleanno di Maometto viene celebrato diversamente su ciascuna isola. Spesso si cucina un pasto speciale e le persone si scambiano regali.
Natale - 25 dicembre Le diverse comunità cristiane celebrano il Natale a modo loro. Gli enti governativi sono chiusi in questo giorno.

Clima

L’Indonesia si trova sull’equatore. Per questo motivo, il clima è tropicale su quasi tutto l’arcipelago. In molte località dell’Indonesia, la temperatura media giornaliera è compresa tra i 25 e i 30 gradi. Naturalmente, esistono molte variazioni regionali. Ad esempio, le zone montuose nell’entroterra hanno una temperatura media di qualche grado inferiore.

In Indonesia esistono due stagioni, la stagione secca e la stagione delle piogge. La stagione secca va da aprile a settembre, mentre la stagione delle piogge va da ottobre a marzo. Al culmine della stagione delle piogge, nell’arco di un mese possono cadere più di 30 centimetri di pioggia. Di conseguenza, la maggior parte dei viaggiatori sceglie di visitare l’Indonesia durante la stagione secca.

A causa dei cambiamenti climatici, le stagioni delle piogge sono diventate più umide e quelle secche sempre più asciutte. Questo ha portato, tra l’altro, a raccolti carenti e inondazioni. Poiché il clima è mediamente più caldo, anche le zanzare sono più numerose e possono diffondere malattie mortali. Tutto questo rende l’Indonesia uno dei Paesi più duramente colpiti dagli effetti del cambiamento climatico.


Turismo

L’industria del turismo è una fonte di reddito importante per l’Indonesia, che offre una vasta gamma di attrazioni. Le migliaia di isole indonesiane presentano un’incredibile varietà di bellezze naturali e ogni angolo dell’Indonesia ha una cultura diversa. Di seguito sono elencate le principali attrazioni di alcune isole indonesiane.

Giava
Giava è l’isola più popolosa dell’Indonesia. Più del 50% della popolazione indonesiana vive a Giava. Durante una visita all’isola, è possibile visitare grandi città come Giakarta e Yogyakarta, ma ci sono anche molte bellezze naturali da ammirare fuori dalle città. La principale attrazione turistica dell’isola è probabilmente Borobudur. Dal più grande tempio buddista del mondo, si può godere di una vista spettacolare sul paesaggio verdeggiante.

Sumatra
Sumatra ospita circa 60 milioni di persone, circa un terzo della popolazione di Giava, pur essendo quasi quattro volte più grande. Sumatra offre quindi molta più natura incontaminata. Il Lago Toba, situato nel centro di Sumatra, è il più grande lago dell’Indonesia e il più grande lago vulcanico del mondo. I viaggiatori più avventurosi apprezzano particolarmente il Lago Toba per i panorami mozzafiato, le numerose opportunità di escursioni nella natura e le buone strutture turistiche.

Kalimantan
La regione di Kalimantan è conosciuta soprattutto per le sue vaste foreste pluviali e per i parchi nazionali, come il Parco Nazionale Danau Sentarum e il Parco Nazionale Kutai. In questi parchi si possono ammirare alcune delle foreste pluviali più belle dell’Indonesia. L’animale più famoso di Kalimantan è probabilmente l’orango.

Bali
Bali è una delle destinazioni turistiche più popolari dell’Indonesia. La maggior parte dei balinesi è induista, il che rende la cultura di Bali molto diversa dalla cultura prevalentemente islamica delle altre isole indonesiane. Oltre ai numerose templi induisti che si possono visitare a Bali, ci sono molte attività sportive da praticare. L’isola offre spiagge bellissime dove si può fare surf. Inoltre, c’è una varietà di vita sottomarina che rende lo snorkeling molto popolare, soprattutto considerando che la temperatura dell’acqua si aggira intorno ai trenta gradi tutto l’anno. Se invece desideri scoprire le bellezze naturali dell’isola, ci sono numerosi sentieri escursionistici che attraversano l’entroterra montuoso. Bali conta anche tre vulcani che si possono scalare.

Tempio BaliBali è famosa per i suoi templi

Lombok
Lombok si trova a est di Bali ed è molto meno turistica. Tuttavia, vale decisamente la pena di visitare quest’isola. Lombok è famosa per le sue numerose spiagge. Anche la natura dell’isola è variegata e spettacolare. Ad esempio, c’è il Rinjani, un vulcano attivo con una cascata alta trenta metri ai piedi.

Flores
A est di Lombok si trova l’isola di Flores, con una bellissima costa particolarmente attraente per i subacquei. L’isola dà anche la possibilità di scegliere tra centinaia di splendide gite in barca. A ovest di Flores si trova l’isola di Komodo, famosa per il drago di Komodo, il più grande rettile del mondo.


Economia e valuta

L’economia dell’Indonesia è la più grande del Sud-est asiatico e sta vivendo uno straordinario momento di crescita. Anche se il settore dei servizi è sempre più importante, l’agricoltura e l’industria estrattiva rimangono ancora molto importanti per l’Indonesia. L’Indonesia è il più grande produttore mondiale di olio di palma. Molte foreste pluviali tropicali sono state abbattute negli ultimi cinquant’anni per fare spazio alle piantagioni di palma.

La valuta dell’Indonesia è la rupia indonesiana (IDR). Ci sono monete da 100, 200, 500 e 1000 rupie. Le banconote sono disponibili in tagli da 1000, 2000, 5000, 10.000, 20.000, 50.000 e 100.000 rupie. Nel 2024, 1 euro equivale a circa 17.000 rupie.

In Indonesia, è consuetudine dare la mancia alle guide locali, ai tassisti e al personale degli hotel e dei ristoranti. Nel caso in cui vengano addebitati costi extra per il servizio, non è necessario dare la mancia. Fuori dalle grandi città e dalle attrazioni turistiche gli sportelli bancomat sono rari, quindi è consigliabile avere sempre contanti con sé.


Salute e sicurezza

In generale, l’Indonesia è un Paese sicuro da visitare. Tuttavia, si sconsiglia di andare in Papua occidentale, dove i movimenti indipendentisti talvolta usano la violenza contro il governo indonesiano. Anche i turisti possono diventare vittime.

Nella provincia di Aceh, nel nord di Sumatra, vengono applicate le rigide leggi islamiche della Sharia. Se viaggi in questa zona, evita di bere alcolici e indossa abiti che coprano il corpo. Se non lo fai, potresti rischiare una multa o addirittura l’arresto.

I turisti possono essere un bersaglio per i criminali. Quindi, non indossare gioielli vistosi e assicurati di tenere i tuoi soldi e documenti di viaggio in un posto sicuro.

Per ulteriori informazioni, consulta la pagina relativa ai consigli di viaggio per l’Indonesia.

Salute in Indonesia
I turisti possono essere un obiettivo per i criminali. Quindi, non indossare gioielli vistosi e assicurati di portare con te in modo discreto i tuoi soldi e documenti di viaggio.

Informati bene sulle vaccinazioni necessarie per un viaggio in Indonesia. Consulta sempre il tuo medico per informazioni sulle vaccinazioni e sull’uso dei farmaci prima del viaggio.


Visto

Per i viaggi in Indonesia è necessario un visto. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente un visto elettronico. Puoi richiedere facilmente l’e-visa tramite questo sito web con un modulo di richiesta in lingua italiana. Il costo dell’e-visa è di 64,95 €. Mediamente, il visto viene rilasciato nel giro di 7 giorni. Se ti serve un visto in poco tempo, puoi presentare una richiesta urgente. Il tempo di elaborazione medio delle richieste urgenti è di 24 ore.

Visti.it è un'agenzia di visti commerciale e professionale che fornisce assistenza ai viaggiatori nell'ottenimento di documenti quali il visto per l’Indonesia. Visti.it, partner ufficiale della International Air Transport Association (IATA) con numero di iscrizione 57231226, agisce da mediatore, non è uno studio legale, non impiega avvocati, non fornisce consulenza legale e non è in alcun modo associata a un governo. È possibile richiedere un visto anche direttamente al Dipartimento per lʼImmigrazione (519.500 IDR per visto, tramite evisa.imigrasi.go.id). Tuttavia, senza assistenza in italiano. Se presenti la richiesta tramite Visti.it, il nostro centro di assistenza sarà a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, controlleremo personalmente la tua richiesta e tutti i documenti da te forniti prima di inoltrare tutto al Dipartimento per lʼImmigrazione. In caso di sospetti errori o omissioni, ti contatteremo subito personalmente per garantire che la tua richiesta possa comunque essere elaborata velocemente e correttamente. Per usufruire dei nostri servizi, paghi le tariffe consolari di 519.500 IDR, che pagheremo al Dipartimento per lʼImmigrazione a nome tuo, oltre al costo di servizio di 34,00 €, come compenso per la nostra mediazione, IVA inclusa. I nostri servizi hanno già permesso a molti viaggiatori di evitare seri problemi in viaggio. Se una richiesta dovesse essere respinta nonostante la nostra assistenza e verifica, rimborseremo lʼintero importo dʼacquisto (a meno che una richiesta di visto Indonesia per lo stesso viaggiatore non sia già stata respinta in precedenza). Clicca qui per saperne di più sui nostri servizi.