Notizia | | 26/01/2022 | Tempo di lettura: ±2 minuti

In una classifica mondiale recente, il passaporto tanzaniano si posiziona bene rispetto ai passaporti degli altri Paesi africani.

Henley Passport Index

La classifica annuale è nota come Henley Passport Index. Un tempo era chiamata Henley & Partners Visa Restrictions Index, ma dal 2018 è stato scelto il nome attuale. La classifica esamina i passaporti di 199 Paesi sulla base della quantità di destinazioni a cui si può accedere senza un visto. Le destinazioni analizzate sono 227. Per ogni Paese in cui si può viaggiare senza un visto si ottiene un punto. Il punto si ottiene anche se all’arrivo nel Paese si può ottenere un visto, e quindi non occorre richiederlo prima della partenza. Non si possono togliere punti. È possibile solamente assegnare 1 o 0 punti per ogni destinazione. Il punteggio massimo è infatti 227, quello minimo 0.

La Tanzania sale rispetto all’anno scorso

Sulla base di queste regole, la Tanzania si posiziona relativamente bene, ovvero al 71 posto. Il Paese africano condivide la posizione con il Kenya. Con il passaporto di tali Paesi si possono visitare 72 Paesi senza dover richiedere un visto in anticipo. La Tanzania ha scalato la classifica di otto posizioni rispetto all’anno precedente, quando si potevano visitare solamente 64 Paesi con un passaporto tanzaniano. Con il suo punteggio, il passaporto della Tanzania è l’ottavo in tutta l’Africa, superando il Marocco (79), il Ghana (79) e la Costa d’Avorio (87). I Paesi africani con un passaporto più forte sono per esempio il Sud Africa (51), il Botswana (60) e la Namibia (66).

Uno dei motivi del buon risultato della Tanzania, è che il Paese ha sollevato dall’obbligo di visto numerosi Paesi, soprattutto Paesi africani, ma anche, per esempio, per i viaggiatori provenienti da Hong Kong e Singapore. Diversamente da molti altri Paesi che permettono l’ingresso senza visto, la Tanzania permette ai visitatori senza un visto di rimanere relativamente a lungo del Paese, ovvero massimo tre mesi.

Ma anche coloro che hanno bisogno di un visto per la Tanzania, come gli italiani o gli olandesi, recarsi nel Paese è piuttosto semplice. Dal 2018 la Tanzania, infatti, ha messo a punto un sistema di visti digitale. L’e-visa si richiede interamente online. Alternativamente è disponibile anche il visum on arrival, che si può ottenere all’arrivo.

Nella top 10 soprattutto Paesi occidentali

Esattamente come gli anni precedenti, la top 10 della classifica è occupata soprattutto la Paesi dell’Europa occidentale, con 7 paesi europei, tra cui Germania (2), Finlandia (3) e Paesi Passi (4), che lo devono anche ad accordi come il Trattato di Schengen, che permette di spostarsi liberamente all’interno dei 26 Paesi dell’UE. Il Giappone e Singapore sono in cima alla classifica. Con i passaporti di tali Paesi si possono visitare 192 Paesi senza dover richiedere un visto in anticipo.

I fanalini di coda

I fondo alla lista si trovano molti Paesi segnati da conflitti. L’Afghanistan è all’ultimo posto (111), con solo 26 Paesi in cui si può viaggiare senza visto. Anche l’Iraq (110) e la Siria (109) ottengono punteggi bassi.

Attenzione: questo articolo concernente il visto per la Tanzania è stato scritto più di un anno fa. Potrebbe contenere informazioni e consigli datati che non possono conferire alcun diritto. Se stai per partire per un viaggio e desideri sapere quali siano le norme attualmente in vigore, ti invitiamo a leggere tutte le informazioni attuali riguardanti il visto per la Tanzania.

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