Il Pandemic event visa (visto per eventi pandemici), istituito dalle autorità australiane durante la pandemia, è stato sospeso. Questo visto permetteva ai viaggiatori che si trovavano già in Australia di rimanere nel Paese più a lungo per lavoro. Dal 1° febbraio 2024, il Pandemic event visa non è più disponibile.
Misure severe durante la pandemia
Durante la pandemia, l’Australia ha imposto severe restrizioni e tenuto le frontiere chiuse ai viaggiatori stranieri per molto tempo. Per entrare nel Paese, era necessario ottenere un permesso speciale rilasciato dal Dipartimento per l’Immigrazione. Tale permesso veniva rilasciato, ad esempio, ai (diretti familiari di) cittadini australiani e residenti permanenti. Il permesso veniva rilasciato anche ai lavoratori essenziali e ai viaggiatori con urgenze (ad esempio, un parente gravemente malato in Australia).
Visto Covid-19 per l’Australia
Oltre al divieto d’ingresso, erano previste restrizioni anche i viaggiatori in uscita dall’Australia. I cittadini australiani e i residenti permanenti dovevano sottostare a delle condizioni rigidissime per lasciare il Paese. Poiché diversi territori australiani sono stati a lungo in quarantena, molti viaggiatori con un permesso di soggiorno temporaneo non hanno potuto lasciare l’Australia in tempo. A causa dell’obbligo di quarantena, anche i viaggiatori che hanno contratto il coronavirus sono stati talvolta costretti a restare in Australia anche dopo la scadenza dei propri visti.
Per rimediare a situazioni simili, nell’aprile 2020, l’Australia ha introdotto un visto speciale per chi aveva un permesso di soggiorno temporaneo, che consentiva di restare legalmente in Australia durante la pandemia. Si trattava di un visto per attività temporanee (Temporary Activity visa, subclass 408), conosciuto dai più come Pandemic event visa. Il visto era rivolto a tutti i viaggiatori che non potevano lasciare l’Australia a causa delle restrizioni e che non potevano rinnovare il proprio visto o richiederne uno nuovo.
Ragioni economiche del Pandemic event visa
Il Pandemic event visa non è stato introdotto solo per compensare le restrizioni relative al coronavirus. Infatti, le autorità australiane hanno introdotto questo visto anche per ragioni economiche. In effetti, durante la Pandemia, l’Australia ha dovuto far fronte a una grave carenza di personale nei settori agricolo e sanitario. Grazie al Pandemic event visa, Le carenze riscontrate in alcuni settori in Australia sono state compensate, dato che i titolari del visto potevano lavorare in Australia.
Fine del Pandemic event visa
In seguito alla riapertura delle frontiere australiane, il numero di richieste di visti temporanei è tornato ai livelli precedenti alla pandemia. Poiché il Pandemic event visa non è più necessario, è stato abolito il 1° febbraio 2024. Le richieste di Pandemic event visa approvate prima del 1° febbraio 2024 saranno comunque elaborate, ma non ne saranno accettate di nuove. Per brevi soggiorni in Australia è necessario richiedere un visto diverso, ad esempio il visto eVisitor.
Visto eVisitor per vacanze e viaggi d’affari
Il visto eVisitor è il più richiesto dai viaggiatori europei diretti in Australia. Si tratta di un visto valido per 12 mesi che consente di recarsi in Australia per una vacanza, un viaggio d’affari, per visitare parenti o amici, o semplicemente per un transito. Entro i termini di validità del visto, è possibile recarsi più volte in Australia, e soggiornarvi fino a 3 mesi consecutivi. Il costo del visto è di 24,95 € a persona. Il visto eVisitor è quindi più economico del Pandemic event visa, che costava 405 dollari australiani.
Il Pandemic event visa poteva essere richiesto solo dall’Australia. Il visto eVisitor, al contrario, può essere richiesto solo da viaggiatori che si trovano fuori dall’Australia. È possibile richiedere il visto eVisitor per l’Australia facilmente online compilando il modulo di richiesta digitale. Dopo il rilascio, il visto viene inviato via e-mail, generalmente entro 5 giorni.